Meteo, la svolta a Natale: addio autunno mite, arriva il freddo e un po’ di neve in Appennino
Le previsioni di Reggio Emilia Meteo: dalla sera della Vigilia il cambio con l’arrivo di aria freda
Reggio Emilia Dopo un lungo autunno mite, l’inverno dovrebbe bussare finalmente alle porte. Tra Natale e Santo Stefano, infatti, è atteso l’arrivo dell’aria fredda. E con essa, qualche nevicate in montagna. Secondo Andrea Bertolini direttore di Reggio Emilia Meteo le prossime previsioni segnano un punto di svolta.
«La situazione atmosferica attualmente è caratterizzata dalla presenza di un campo di pressione medio sulla nostra penisola, senza gradienti significativi: questo comporta totale assenza di venti, con delle nuvolosità bassa che si manifesta come nubi sulla pianura, ma come nebbia su tutto l’Appennino sin verso ai 1.400 metri di quota, 1.500». Bisognerà attendere lunedì 22 dicembre per un cambiamento. «Una saccatura estesa dall’Islanda alla penisola iberica tenderà ad approfondirsi sul Mediterraneo occidentale, determinando la possibilità di prime deboli precipitazioni anche sulla nostra provincia nella seconda parte della giornata - spiega -. Martedì 23 poi si avrà la formazione di un minimo depressionario sul Tirreno tra Corsica e Sardegna e ciò determinerà un peggioramento delle condizioni atmosferiche con precipitazioni diffuse sulla nostra provincia. In questa fase le temperature saranno ancora alte e la quota neve sarà sui 1.600-1.700 metri, quindi sostanzialmente sulle cime».
Le cose cambiano davvero alla vigilia di Natale. «Quando l’anticiclone delle Azzorre si espande in modo vigoroso verso la Gran Bretagna fino a sfaldarsi con un anticiclone scandinavo già preesistente. Questo determinerà l’afflusso di arie articocontinentale proveniente dalla Russia che inizierà a dirigersi verso l’Europa centrale e la catena alpina. Sebbene questa massa d’aria artica scorrerà prevalentemente a nord delle Alpi sempre nel corso della giornata delle 24 inizierà a fluire un po' all’interno anche della pioniera padana determinando un graduale calo della quota neve che nella sera della vigilia dovrebbe toccare i mille metri di quota in grosso modo». Sugli accumuli però ancora non si può gioire sulle piste: «Intorno ai 1100-1300 metri si potrebbero raggiungere i 10-15 centimetri».
E a Natale? «Mancano ancora parecchi giorni per essere certi, ma è prevista la presenza ancora di quest’aria depressionaria sul mar Tirreno, sul Mediterraneo centro-occidentale, in parte alimentata da un po’ di quest’aria fredda, artica e continentale però avrà come obiettivo principale la Francia. Sulla nostra provincia sono attesa ancora un po’ di precipitazioni, non molte a dire il vero con quota neve che dovrebbe attestarsi tra i 700 e i 800 metri. Per Santo Stefano il minimo barico tenderà a colmarsi quindi avremo ancora un po’ di nuvolosità, temperature in ulteriore calo, ma precipitazioni sporadiche». Per quanto riguarda le temperature resteranno ben oltre la media di 4-5°C fino a martedì. «Sulla pianura avremo minime comprese tra i 6-7°C, massime comprese tra gli 8 e forse anche i 10°C. Poi mercoledì inizierà un calo termico, soprattutto verso sera, sui rilievi mentre il giorno di Natale le temperature si riporteranno sotto la media del periodo seppur di poco, con valori minimi che saranno sugli 1-2°C in pianura massime di 5-6°C, mentre in Appennino si porteranno prossimi allo 0°. Temperature un po’ più basse per Santo Stefano con valori prossimi agli 0 e 1 °C in pianura e sui -1 e -2° C in Appennino. Questo Natale sarà un punto di passaggio da quest’autunno prolungato a un vero inverno» assicura.
