Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Se le indiscrezioni fossero confermate, l’Hellwatt Festival candiderebbe Reggio Emilia a capitale europea del rap 2026. Il motivo è subito spiegato: secondo alcune voci non ufficiali, Travis Scott potrebbe esibirsi il weekend di luglio precedente a quello di chiusura designato per Ye (già noto come Kanye West), aprendo uno scenario musicale senza precedenti per la Rcf Arena e per l’Italia tutta. Ancora nulla è ufficiale, ma già soltanto l’idea di ospitare nella nostra arena della musica due giganti della scena rap globale a distanza di soli pochi giorni è sufficiente a far sognare la città e a proiettarla al centro del circuito dei grandi festival europei.

La scorsa settimana C.Volo, la società che gestisce la Rcf Arena, ha annunciato che il cast completo dell’evento – che si terrà per tre weekend, dal 4 al 18 luglio – sarà svelato non prima della fine di gennaio. E va detto: la presenza di Ye, che in Europa non si esibisce dal 2014, da sola sarebbe sufficiente a mantenere altissimo l’hype attorno al festival fino ad allora e anche oltre. Ma ora le voci che circolano nell’ambiente sulla presenza di Travis Scott lo moltiplicano. Benché sia Ye l’headliner (in altre parole, il nome di punta) dell’Hellwatt Festival – una scelta comprensibile non solo alla luce dell’eccezionalità del suo ritorno live in Europa dopo oltre un decennio ma dell’impatto mediatico fortissimo del suo stesso nome, che da solo basterebbe a spiegare la scelta di comunicarlo come primo ospite (senza considerare eventuali possibili accordi commerciali), Travis Scott ha un seguito enorme tra i giovanissimi e decine di milioni di follower sui social. Solo su Instagram 59 milioni, quasi come i suoi ascoltatori mensili su Spotify: numeri pazzeschi. “La Flame”, così come il rapper statunitense è conosciuto dai suoi fan, nel 2025 è stato headliner al Coachella, l’evento musicale e artistico più famoso della California.

Grande icona di stile (i suoi outfit e le sue sneaker dettano tendenze tra i giovani, ma ha anche un suo marchio, Cactus Jack), può essere considerato “allievo” di Ye nel senso artistico e professionale e, appena un mese fa, lo ha portato sul palco come ospite a sorpresa durante il suo concerto giapponese, dove hanno eseguito insieme diverse canzoni. Sarà davvero lui il secondo ospite dell’Hellwatt Festival? E, ancora, sarà questa la logica che seguiranno gli organizzatori, ovvero un big diverso ogni weekend e ospiti minori o emergenti a supporto? Salvo anticipazioni, non ci resta che aspettare l’inizio del 2026 per scoprirlo. 

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