Gazzetta di Reggio

Reggio

Castelnovo Monti

Caso Albanese, mobilitazione dei docenti reggiani: raccolte oltre 200 firme contro l’ispezione ministeriale

Caso Albanese, mobilitazione dei docenti reggiani: raccolte oltre 200 firme contro l’ispezione ministeriale

Castelnovo Monti, gli insegnanti, di ogni ordine e grado, hanno scritto una lettera di solidarietà ai colleghi della scuola Dall’Aglio Cattaneo

3 MINUTI DI LETTURA





Castelnovo Monti In appena due giorni hanno raccolto 202 firme di docenti delle scuole di tutta la provincia di Reggio Emilia, di ogni ordine e grado. Docenti che hanno sottoscritto una lettera di solidarietà ai colleghi della scuola Dall’Aglio Cattaneo di Castelnovo Monti per l’ispezione ordinata da parte del Ministero a causa dell’incontro on line con Francesca Albanese.

«Esprimiamo profonda preoccupazione per quanto sta accadendo in alcuni istituti scolastici dell’Emilia Romagna, a seguito dell’azione del Ministro dell’Istruzione e del Merito che ha avviato ispezioni in tali istituti dopo un incontro online con la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese - si legge nella lettera aperta -. Riteniamo che incontri come quello sopra citato siano momenti importanti e necessari per suscitare negli studenti dubbi, riflessioni e domande sul presente e sul passato, in piena coerenza con le Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, che promuovono la conoscenza delle istituzioni nazionali e internazionali, l’educazione ai diritti umani, alla cittadinanza attiva e al pensiero critico».

«Rifiutiamo l’idea che tali interventi possano avere l’effetto di "indottrinare" gli studenti; siamo convinti, al contrario, che sia sempre possibile, anche attraverso questi incontri, dialogare in maniera aperta e non dogmatica - va avanti la missiva -. La scuola è e deve essere uno spazio aperto, libero e orientato a un confronto costante e proficuo, lontano da polemiche sterili. Manifestiamo pertanto la nostra solidarietà nei confronti dei colleghi e delle colleghe dell’Istituto Cattaneo Dall’Aglio di Castelnovo Monti e dell’Istituto Mattei di San Lazzaro, sicuri che gli accertamenti richiesti faranno emergere la solidità e la coerenza delle intenzioni didattico-educative, pienamente conformi alle indicazioni normative e pedagogiche vigenti in materia di Educazione civica, alla base del lavoro dei docenti e delle docenti». Nei giorni scorsi, anche la Flc Cgil di Reggio Emilia aveva espresso «piena e convinta solidarietà» ai docenti degli istituti coinvolti.

«Riteniamo gravissime sia la decisione del ministro di inviare ispettori sia la solerte presa in carico del procedimento da parte del direttore dell’ufficio regionale poiché entrambe le azioni si configurano come limitazioni alla libertà d’insegnamento, garantita dall’articolo 33 della Costituzione». La categoria della scuola della Cgil reggiana, guidata da Tatiana Giuffreda, ha definito «inaccettabile e paradossale che si parli di "indottrinamento" se le questioni affrontate in classe non piacciono al ministro. Perché è piuttosto la compagine politica governativa a porre una lettura parziale e priva di contraddittorio su tali questioni internazionali. Come dimostra appunto la censura stessa rappresentata dall’invio degli ispettori». Secondo la Flc, dunque, «quanto sta accadendo è emblematico del fatto che le premure principali di questo ministro siano rivolte a mettere in atto un pervasivo tentativo di costringere i docenti a epurare la loro libertà d’insegnamento da temi scomodi ideologicamente al governo stesso». Aveva così concluso la nota stampa del sindacato. l© RIPRODUZIONE RISERVATA