Minaccia ancora i genitori: «Ti cavo gli occhi». Recupero fallito, il 27enne torna in cella
Sant’Ilario d’Enza: l’affidamento in prova non ferma le violenze del giovane, il giudice lo fa riportare in carcere
Sant’Ilario Dopo anni di violenze e un percorso di recupero giudicato fallito, per un 27enne residente a Sant’Ilario d’Enza si sono definitivamente chiuse le porte delle misure alternative al carcere. Il giovane, già condannato in via definitiva per maltrattamenti in famiglia, ha visto revocato l’affidamento in prova ai servizi sociali dopo aver ripreso, nonostante i benefici concessi, comportamenti aggressivi e vessatori nei confronti dei genitori, culminati in nuove gravi violenze. Si tratta di un 27enne di origini campane, residente in paese. Con le sue condotte aveva instaurato un vero e proprio clima di terrore a casa, fatto di violenze fisiche, minacce e continue pretese estorsive di denaro spesso legate allo stato di alterazione per l’uso di stupefacenti. Era stato denunciato dai carabinieri di Sant’Ilario.
A seguito dell’iter processuale, era stato condannato con sentenza definitiva emessa dal gip il 13 settembre 2022 a una pena di 4 anni di reclusione e 1.500 euro di multa. Alla fine del 2023 gli era stata concessa l’opportunità di espiare la pena fuori dal carcere attraverso la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali. Tuttavia, nel marzo 2024, approfittando della misura alternativa, l’uomo era tornato a convivere con i genitori a Sant’Ilario ricominciando le violenze fisiche, morali e psicologiche. Sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, il giovane pretendeva quotidianamente denaro, arrivando a estorcere circa 10.000 euro e minacciando i genitori con frasi come «Ti cavo gli occhi» o «Se non me li date mi comporto come due anni fa». La situazione era degenerata nel giugno 2024: quando, dopo aver ferito il padre con un coltello da cucina e colpito la madre per impedirle di chiamare i soccorsi, era stato nuovamente arrestato. A seguito dei gravi comportamenti, il Tribunale di Sorveglianza di Brescia ha dichiarato fallito il percorso di recupero. L’Ufficio Esecuzioni Penali ha emesso l’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva a seguito di revoca di misura alternativa. Ora è in carcere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
