Bloccate più di 1.500 pratiche Inail
Manca il personale all’ente: lo denuncia il Comitato consultivo provinciale. La deputata Malavasi interroga il Governo
Reggio Emilia Emergenza personale all’Inail di Reggio Emilia. Lo denuncia il Comitato consultivo provinciale dell’Inail, composto da Cgil, Cisl e Uil e rappresentato dal presidente in carica Davide Vasconi.
Alla fine di novembre i cittadini in attesa di risposta alle domande di malattie professionali erano 283 e ben 1.278 i ricorsi ancora da esaminare.
Numeri, forniti dal patronato Inca Cgil, che rappresentano solo una parte dell’arretrato di pratiche in provincia ai quali si aggiungono quelli di Cisl e Uil ed altri patronati.
«La situazione risulta insostenibile per oltre 1.500 lavoratori e lavoratrici con patologie invalidanti, spesso anche gravi, che sono in attesa di risposte e soluzioni legate alla loro salute sicurezza - sottolinea Davide Mariotti della segreteria Cgil e responsabile del dipartimento salute e sicurezza della Camera del Lavoro -. Stiamo parlando di centinaia di lavoratori e lavoratrici che hanno subito infortuni e che sopportano malattie professionali per lo più in costanza di rapporto di lavoro e che a volte, paradossalmente, possono rischiare anche il posto di lavoro per inefficienze del sistema».
Questa situazione si protrae da troppo tempo, come emerso più volte nelle sedute del Comitato consultivo Inail di Reggio Emilia, e a causa della mancanza di medici, personale amministrativo e sistemi informatici insufficienti non si arrivano a fornire risposte adeguate alle persone in attesa.
«È una questione di dignità del lavoro e siccome le scelte devono essere assunte da chi ha il potere di farlo in seno al Comitato consultivo si è deciso di intervenire anche attraverso la promozione di un’interrogazione parlamentare per chiedere risposte e soluzioni al ministro e tentare di superare il problema che si è determinato a Reggio Emilia - continua Mariotti -. Una decisione assunta anche considerando che, a livello provinciale, il dato delle malattie professionali nei primi nove mesi del 2025 ha fatto registrare 914 casi e gli infortuni sono stati 6.691. In Emilia Romagna, nello stesso periodo, le malattie professionali sono aumentate del 3,3% raggiungendo oltre 5.858 casi, mentre a livello nazionale raggiungiamo 81.494 casi con un + 10,2 %».
Il caso è già arrivato all’attenzione del Governo con l’interrogazione a risposta scritta presentata dalla deputata dem Ilenia Malavasi, capogruppo Pd in Commissione Affari Sociali, al ministro del lavoro e delle politiche sociali per denunciare la situazione critica in cui versa la sede Inail di Reggio Emilia.
«I numeri che emergono dal territorio reggiano sono allarmanti e delineano una vera e propria emergenza», sottolinea Ilenia Malavasi.
L’interrogazione nasce dalle criticità sollevate durante il comitato di controllo provinciale dell’Inail.
«Non possiamo accettare che i lavoratori, già colpiti da infortuni o malattie professionali, debbano subire anche ulteriori disservizi che rischiano di tradursi nella perdita del posto di lavoro - aggiunge Ilenia Malavasi -. In un contesto in cui l’innalzamento dell’età lavorativa - ulteriormente spinta dalle decisioni del Governo - porta fisiologicamente a un aumento delle patologie connesse all’attività professionale, lo Stato deve garantire una risposta efficiente e umana».
Nell’interrogazione della deputata Malavasi si chiede dunque al ministro quale sia la reale situazione del personale nella sede di Reggio Emilia e a livello nazionale. Ancora, si chiede quale sia il numero totale delle istanze in attesa di definizione, rispetto a quelle presentate non solo sul territorio nazionale, ma in particolare a Reggio Emilia, oltre a quali provvedimenti si intendano adottare per sanare il deficit della sede reggiana. Malavasi chiede infine se sia stato predisposto un piano per l’aggiornamento dei sistemi informatici dell'Istituto.
