Gazzetta di Reggio

Villa Minozzo Soccorsi mobilitarti, nella prima serata di ieri in Appennino, per recuperare due amici reggiani di 25 anni che non riuscivano a scendere dal crinale del Cusna a causa del ghiaccio e del fondo scivoloso. L’allarme è scattato verso le 19, quando gli escursionisti hanno chiesto aiuto: prima si sono persi e poi, sorpresi dal buio, hanno continuato a camminare finché c’era neve morbida, ma a un certo punto il ghiaccio e la mancanza di attrezzatura adatta ha reso loro impossibile avanzare. Gli amici non avevano previsto che con le temperature sotto zero il nemico numero uno è il ghiaccio e che per non scivolare erano necessari i ramponi, che non avevano. Gli escursionisti hanno inviato la loro posizione e la centrale operativa del 112 è riuscita ad agganciare i cellulari e a geolocalizzarli: si trovavano all’incrocio tra il sentiero Cai 607 e il 607A, proprio ai piedi del monte, vicino alla località Le Roccette.

Per il salvataggio si sono mobilitati i vigili del fuoco con le squadre specialistiche Saf Neve e Ghiaccio da Reggio e da Modena e due squadre del Saer, il Soccorso alpino della stazione Monte Cusna: una è partita da terra, l’altra è salita sull’elicottero. Il gestore del rifugio Monte Orsaro – a quota 1.300 metri, all’interno del parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano – ha fatto la spola con la motoslitta, trasportando i tecnici del Soccorso alpino. Grazie alle condizioni meteo molto serene, l’elicottero decollato da Bologna – l’unico che vola di notte grazie algi infrarossi – è riuscito ad atterrare sul posto e a imbarcare gli escursionisti, che l’équipe medica ha trovato infreddoliti ma in buona salute. Perciò l’operazione di recupero si è conclusa rapidamente verso le 21. Una volta visitati, non essendo necessario il ricovero, i due sono stati trasportati nella piazzola di Castelnovo Monti e hanno potuto tornare a casa.  l

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