Cenone di Capodanno: i consigli dei gastroenterologi per affrontare un’altra scorpacciata
Occhio ai tempi della digestione e ai segnali del proprio corpo: mangiare lentamente è sempre una buona raccomandazione
Il periodo festivo è tradizionalmente caratterizzato da occasioni conviviali, grandi pranzi e cene abbondanti che rappresentano un momento di condivisione e tradizione. I piatti tipici delle feste fanno parte della cultura alimentare italiana e del piacere dello stare insieme, ma il susseguirsi di pasti ricchi, ravvicinati e consumati a orari irregolari può mettere a dura prova il sistema digerente, favorendo disturbi come pesantezza, gonfiore, acidità e reflusso gastroesofageo. A fare il punto sul tema è Aigo - Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri, insieme a Francesca Galeazzi, gastroenterologa e coordinatore della Commissione Neurogastroenterologia Aigo, che sottolinea come «sia possibile vivere il periodo delle feste senza rinunciare al piacere della tavola, adottando però maggiore consapevolezza nei comportamenti quotidiani».
1. Rispettare i tempi della digestione
Uno degli aspetti più critici riguarda il rispetto dei tempi fisiologici della digestione: «Il nostro apparato digerente ha bisogno di tempo per completare correttamente il processo digestivo - spiega Galeazzi -. Quando pranzi e cene abbondanti si susseguono senza adeguate pause, lo stomaco e l'intestino lavorano in condizioni di sovraccarico continuo». In queste condizioni aumenta anche il rischio di reflusso gastroesofageo, con la comparsa di sintomi come bruciore, rigurgito acido e fastidio retrosternale, soprattutto nelle ore serali e notturne.
2. Mangiate “piano”
Un ruolo importante è giocato anche dal modo in cui si mangia. Consumare i pasti troppo velocemente, senza una corretta masticazione, favorisce la distensione dello stomaco e peggiora la percezione della sazietà, aumentando la probabilità di gonfiore: «Mangiare lentamente non è solo una buona abitudine - sottolinea la gastroenterologa - ma una vera strategia di prevenzione: masticare con attenzione aiuta lo stomaco a lavorare meglio e riduce molti dei disturbi tipici del periodo festivo».
3. Sì ai piatti della tradizione, ma attenzione a...
Anche la scelta degli alimenti contribuisce al benessere digestivo durante le feste. I piatti della tradizione possono essere consumati, ma è consigliabile evitare di concentrare nello stesso pasto troppe preparazioni grasse o particolarmente elaborate. Ridurre le porzioni di fritture, insaccati, formaggi stagionati e dolci molto ricchi, così come limitare il consumo di alcolici, bevande gassate e superalcolici o "digestivi" a fine pasto, che possono favorire il reflusso gastroesofageo, aiuta a contenere il carico digestivo, soprattutto nelle cene.
4. Aiutarsi con verdure, pesce, cerali
Al contrario, privilegiare verdure, carni bianche, pesce, cereali semplici e una corretta idratazione favorisce una digestione più equilibrata.
5. Evitare di buttarsi sul divano subito dopo i pasti
Fondamentale è anche ciò che accade dopo i pasti. Restare completamente inattivi o sdraiarsi subito dopo pranzi e cene abbondanti può favorire acidità e reflusso. Un movimento leggero e
regolare, come una breve passeggiata, stimola la motilità gastrointestinale e contribuisce a ridurre la sensazione di pesantezza.
6. “Ascoltare” il proprio corpo
Infine, è importante non ignorare i segnali del corpo. Sintomi persistenti o ricorrenti non dovrebbero essere considerati una conseguenza inevitabile delle feste: «Normalizzare il disagio pensando che 'passerà' può portare a un peggioramento dei disturbi - conclude Galeazzi -. Quando i sintomi si ripresentano, è importante parlarne con lo specialista per tutelare la salute dell'apparato digerente».
