Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia È crollata una delle querce monumentali del filare che si trova lungo via Giuseppe Carretti, vicino al Parco delle Acque Chiare. È accaduto domenica sera, destando non poca preoccupazione tra i residenti. Fortunatamente non si registrano feriti o danni a cose. I motivi? Alcuni passanti sostengono che la pianta fosse malata o addirittura marcia all’interno del tronco. Il bilancio, però, sarebbe potuto essere molto grave: la pianta monumentale, infatti, si trovava a fianco di un attraversamento pedonale, in una zona molto frequentata sia da coloro che si recano al parco – per passeggiare con i cani o per fare jogging – sia dagli stessi residenti.

A mettere in sicurezza la pianta e la zona ci hanno pensato i vigili del fuoco, coadiuvati dalla polizia locale. Non è la prima volta che una delle querce monumentali crolla all’improvviso. Era già accaduto quattro anni fa, sempre in via Carretti. Anche in quel caso, fortunatamente, senza conseguenze per i passanti. Interpellata sull’accaduto, l’assessore Carlotta Bonvicini ha commentato: «Le querce delle Acque Chiare sono un patrimonio arboreo molto importante per la città; buona parte di quel popolamento era già censito e monitorato. In passato abbiamo infatti già abbattuto, purtroppo, diversi esemplari, come in via Fonte Acqua chiara. Ora stiamo ampliando il censimento e abbiamo a questo proposito ricevuto 18 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per censirli e schedarli. Questo nuovo incarico è in corso. Su tanti alberi siamo intervenuti in tempo ma su altri, purtroppo, non ci siamo ancora arrivati». I filari delle querce presenti alle Acque Chiare fanno parte dei circa 200 esemplari – presenti nel territorio comunale – che sono già inseriti nell’elenco ufficiale degli alberi monumentali d’Italia. Fanno parte di questo elenco il cedro della Reggia di Rivalta, la quercia del complesso San Lazzaro, un cedro del Parco del Popolo adiacente alla fontana dell’elefantino, un frassino di viale Isonzo, e sei platani del parco del Mauriziano. I criteri per l’inserimento degli alberi in elenco, oltre alle dimensioni e alla forma, fanno riferimento infatti anche al valore storico, culturale, religioso o paesaggistico dell’alberatura e all’eventuale architettura vegetale a cui ha dato origine, come nel caso, ad esempio, dei filari. l © RIPRODUZIONE RISERVATA