Brescello si schiera con il sindaco che aveva "negato" la ndrangheta

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29 settembre 2014
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BRESCELLO (Reggio Emilia). Finito nella bufera per aver minimizzato la presenza della ndrangheta nel suo paese (quello di Peppone e don Camillo), il sindaco Marcello Coffrini si è scusato e ha rimesso il mandato al consiglio comunale, che gli ha rinnovato la fiducia. Nella piazza resa celebre dai film tratti dai romanzi di Guareschi, alcune centinaia di simpatizzanti tra cui due dei figli del referente reggiano della cosca Grande Aracri, secondo una sentenza passata in giudicato. Fotoservizio di Ermes Lasagna - Leggi l'articolo - Il discorso del sindaco