Gazzetta di Reggio

Operazione Zafira

Caporalato nei campi ferraresi: 159 addetti in nero, 700mila euro di multe

Caporalato nei campi ferraresi: 159 addetti in nero, 700mila euro di multe

I carabinieri, dopo 3 arresti e denunce a carico di 18 aziende, sono passati a contestare le violazioni in materia di lavoro e contributi. Pesanti stangate in mezza provincia e nel Rodigino

25 marzo 2023
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Portomaggiore Si allarga l’operazione Zafira contro il caporalato, svolta dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Portomaggiore assieme al gruppo Carabinieri per la Tutela del lavoro di Venezia ed al personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ferrara, che aveva portato nell’aprile 2022 a tre arresti per caporalato nei confronti di altrettanti cittadini pakistani con la conseguente denuncia di  18 titolari di aziende agricole, per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro: sono sospettati di aver reclutato e utilizzato i lavoratori sfruttati nei campi agricoli, nelle zone del Veneto e dell’Emilia-Romagna. I carabinieri, al termine degli accertamenti, hanno proceduto alla contestazione delle violazioni amministrative delle leggi sul lavoro e di tipo contributivo alle 18 imprese agricole coinvolte.

I datori e responsabili delle aziende che avevano a vario titolo utilizzato il personale in condizioni di sfruttamento, oltre ad essere perseguiti penalmente, sono stati sanzionati in via amministrativa per aver impiegato i lavoratori subordinati senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro e pertanto considerati “in nero”, oltre che risultare non veritiere o mancanti le registrazioni degli orari e presenze dei rimanenti lavoratori sul libro unico del lavoro. Inoltre è stato accertato il recupero contributivo evaso che è di 32.000 euro.

Le aziende agricole coinvolte nell’indagine individuate in via diretta, mediante attività ispettiva, od indiretta mediante l’analisi di attività tecnico e documentale, operavano in provincia di Rovigo (nei centri di Canaro e Rosolina) e in provincia di Ferrara nei centri di Comacchio, Mesola, Portomaggiore, Argenta, Poggio Renatico e Codigoro.  Dagli accertamenti documentali e tecnici sono risultati occupati “in nero” 159 lavoratori, tutti di origine pakistana. Alle aziende agricole coinvolte sono state comminate complessivamente sanzioni amministrative per circa 700.000 euro.