«Il parco sul Secchia è uno schifo, una volta era un vanto per Sassuolo»
Una cittadina chiama in causa il sindaco Menani, che replica: «Non c’entro»
Sassuolo «Il parco sul Secchia, una volta un vanto per Sassuolo, è ridotto da schifo. Mi stupisco che i sassolesi non protestino».
Ad urlarlo, metaforicamente trattandosi di un post su un gruppo Facebook, è una cittadina sassolese, che ha voluto chiamare direttamente in causa il sindaco Gian Francesco Menani. E il primo cittadino non ha tardato a risponderle, seppur in maniera stringata, per declinare ogni tipo di responsabilità sulla situazione denunciata dalla donna.
Nel suo commento, la cittadina sassolese si è detta indignata per le condizioni in cui versa il parco sul Secchia: «Una volta casa di nutrie sterilizzate, con un progetto all'avanguardia della Lav, e di tanti meravigliosi uccelli, ora presenta un acquitrino mezzo secco con qualche “anatrina” che ci zampetta», ha ricordato, prima di sferrare l’attacco a chi, a suo dire, sarebbe responsabile: «Grazie Bonifica Burana – ha scritto ironicamente – per avere tagliato l’acqua! L’avete fatto lo scorso anno. Ancora? Dove sono le associazioni che si occupano di ambiente e di animali? Lav, Enpa, Lipu? E le Gev e i volontari? Complimenti! Spero che il sindaco paghi pegno alle elezioni».
Frase, quest’ultima, rivolta a Menani, con tanto di “tag” al suo profilo Facebook. «La informo che la manutenzione è in capo alla Provincia», ha risposto il sindaco. E lo stesso ha fatto dopo la replica della donna, che a quel punto ha spostato l’attenzione sull’incuria in cui versa tutta l’area: «I cestini dei rifiuti, gli alberi caduti e l’erba alta un metro? È tutto di competenza della Provincia?». «I rifiuti di Hera, il resto della Provincia ed è già stato segnalato», la controreplica di Menani. Tra gli astanti del mondo virtuale, terminato il botta e risposta, c’è chi ha voluto dire anche la sua, accusando il sindaco del «solito inutile e sterile scaricabarile» o chiedendo, in merito a Hera, se il Comune non possa farsi sentire «essendo una società i cui proventi sono anche del Comune di Sassuolo».
La Provincia, contattata, ha invece spiegato di avere la competenza solo sui percorsi natura in quel tratto, la cui competenza è dell’Ente Parchi.