I ladri entrano nel bar e lo svaligiano, il titolare: «Ho dormito qui per fare la guardia»
Il titolare de L’Antidoto: «In zona Policlinico degrado e furti»
MODENA. La spaccata, il furto e poi la fuga. Tutto avviene in pochi secondi e quando il titolare arriva sul posto ormai della banda non c’è più traccia. Ma la porta è sfondata, chiunque potrebbe entrare e fare il bis. E così, l’imprenditore si piazza nel locale a dormire (si fa per dire) e fa la guardia tutta la notte fino alle prime luci dell’alba.
Cosa è successo
Succede in via Marzabotto, a due passi dal Policlinico. È qui che venerdì notte due ladri si sono introdotti all’interno del bar-ristorantino L’Antidoto, rubando alcune bottiglie di alcolici e il fondo cassa. «L’allarme è suonato alle 23.17, sono stato chiamato dalla compagnia del sistema d’allarme e mi sono precipitato sul posto - racconta il titolare Rosario Claudi - in 10 minuti ero lì e la polizia era già arrivata ma dei ladri nessuna traccia. Controllando le telecamere la dinamica è apparsa chiara: uno dei due ha sfondato la porta a vetri con un tombino e si è intrufolato dentro. Nel frattempo, il complice si è occupato di far sparire “l’ariete”, gettandolo nel campo qui a fianco. Sono stati rapidissimi: in un minuto neanche il ladro è uscito, gettando la refurtiva all’altro, poi sono spariti nel nulla. Non erano a volto coperto ma dalle telecamere non si riesce a vedere bene il volto».
La rabbia del titolare
Il bottino? Il fondo cassa e un paio di bottiglie di alcolici, tra cui una magnum di Franciacorta. «Qualche centinaio di euro in tutto - continua il titolare - il danno maggiore sarà riparare la porta con vetro antisfondamento. Parliamo di migliaia di euro di danni. Senza considerare che ho passato tutta la notte qua nel bar a “dormire” per evitare che non entrasse nessun altro». Non si tratta della prima visita sgradita nel corso degli anni: «Ne ho subite diverse, non è la prima volta che mi ritrovo a dover stare qua la notte a fare da guardia. L’area del Policlinico ultimamente è una zona franca dove la sera succede di tutto. E a farne le spese è chi lavora. Da quando hanno chiuso i poliambulatori qui vicino, specialmente, la situazione è peggiorata molto. La mattina ormai devo arrivare al locale mezz’ora prima di default. Qui fuori è spesso pieno di rifiuti e non solo: resti di feci, urina, vomito. E flaconi vuoti. Tanta gente viene di notte, consumano alcol o sostanze stupefacenti e questo è il risultato. Se non pulissi io sarebbe il caos».
Terra di nessuno
Negli occhi del signor Claudi c’è rabbia. Rabbia di chi ha visto una zona tranquilla trasformarsi in una terra di nessuno, dove il degrado avanza inesorabilmente. «Ho chiamato spesso le guardie giurate del Policlinico: negli ambulatori dismessi entrano spesso a rubare rame, cavi elettrici, centraline. I ladri hanno fatto razzia. È una zona abbandonata a se stessa nell’ultimo periodo, dimenticata dal Comune. Basta uno sguardo per rendersene conto: rifiuti, bottiglie rotte. E poi l’odore: quando la mattina arrivo c’è una puzza fortissima di urina. Anche chi abita qui di fronte può dirlo. Noi qua dobbiamo tirare avanti con tutte le difficoltà del momento e in più ci troviamo anche a dover tener pulita un’area pubblica. Sembra di non essere a Modena. La città non era così anche solo dieci anni fa», conclude il titolare del bar-ristorantino L’Antidoto Rosario Claudi.