I buskers fanno brillare Ferrara. Cinque giorni di respiro mondiale
Dal 27 al 31 agosto il centro storico torna ad accogliere gli artisti di strada. Musicisti, funamboli e acrobati in arrivo con una forte presenza femminile
Ferrara Ferrara si prepara a diventare, ancora una volta, capitale mondiale della musica di strada. La 38ª edizione del Ferrara Buskers Festival accenderà il cuore della città dal 27 al 31 agosto, trasformando piazze e vicoli in un teatro a cielo aperto, popolato da 259 artisti provenienti da 19 Paesi e da migliaia di spettatori pronti a vivere un’esperienza unica.
Nato nel 1988 da un’idea visionaria di Stefano Bottoni, il primo festival al mondo dedicato ai buskers si conferma anche nel 2025 un evento capace di unire arte, cultura e inclusione. La formula rimane quella classica: oltre 60 spettacoli ogni sera, a cui verranno affiancati talk, reading, mostre, laboratori, street food e un mercatino di artigianato artistico in corso Porta Reno. «La rassegna - ha espresso l’assessore Gulinelli - non è solo una proposta culturale, ma un’esperienza comunitaria capace di unire e agire sulle generazioni. Un evento che ha più cuori, da quello degli artisti a quello della città che apre strade e piazze, passando per quello delle istituzioni che decidono di esserci. Infine c’è un cuore più grande di tutti, che è quello del pubblico, che dà il vero senso a tutto questo».
Il programma
Si parte il 27 alle 18, con la presentazione ufficiale degli artisti: 90 gruppi, di cui 121 under 35, selezionati tra quasi 800 candidature, a conferma del prestigio internazionale raggiunto dal Festival. Tra le novità, il debutto di artisti da Taiwan e Canada e il ritorno di paesi come Australia, Corea del Sud, Russia e Giappone. «Un appuntamento culturale di rilievo internazionale - ha sottolineato Marcella Zappaterra - diventato simbolo dell’identità artistica e culturale della nostra città ma anche della nostra regione». La chiusura invece, domenica 31, sarà nel segno della tradizione con una parata delle marching band, seguita dall'iniziativa “Porta la tua chitarra e diventa busker!”. Gran finale con “Jimmy e Lucio: note a margine”, un omaggio a Lucio Dalla e Jimmy Villotti, che proprio a Ferrara, nel 1989, si esibirono come buskers in Piazzetta San Michele.
Tra i protagonisti, mai come quest’anno si segnala la presenza di donne busker: artiste viaggiatrici, che attraversano il mondo con la propria voce, la chitarra o il talento acrobatico. Un messaggio potente, di libertà e autodeterminazione, che riflette i valori fondanti del Festival: inclusione, rispetto, ascolto.
La polemica
«Ferrara i buskers li conosce e li abbraccia - ha dichiarato Rebecca Bottoni, presidente dell’Associazione Ferrara Buskers Festival - Anche se il passaggio al biglietto ha richiesto un cambiamento di abitudini, vogliamo continuare a costruire insieme un evento di altissimo livello. Perché Ferrara è la casa dei buskers, da 38 anni». Una polemica sorta lo scorso anno con l’inserimento dell’ingresso a pagamento, politica che continuerà con i biglietti già disponibili su Ticketmaster a partire da 8 euro. «Rebecca nell’ultimo anno ha passato momenti difficili - ha raccontato il prefetto Massimo Marchesiello - e non se lo meritava, ma è riuscita con tanta forza a rialzarsi, rimboccarsi le mani e proporre una nuova edizione del festival, ascoltando le critiche e le richieste della comunità».
Un lavoro continuo che congiunge la ricerca artistica allo stare al passo dei grandi festival mondiali. È per questo che il Ferrara Buskers Festival continua a distinguersi anche per l’attenzione all’ambiente. Si rinnova il progetto Bgreen, promuovendo buone pratiche anti-spreco e offrendo refill gratuiti di acqua refrigerata con il Gruppo Hera. «Nella manifestazione - ha rimarcato Sandro Berghi ( Hera) - sarà presente un nostro stand con il distributore gratis». Come da tradizione, la rassegna sarà inaugurata il 24 agosto con l’anteprima di Comacchio.