Troppe scuole insicure, a Ferrara il 50% è senza agibilità
Solo due gli istituti nella provincia del tutto in regola secondo i dati 2024-2025. Il Pnrr aiuta ma oltre il 19% degli edifici scolastici non ha un piano di evacuazione
Ferrara Tra i tanti temi che annualmente il mondo scolastico deve affrontare c’è anche quello dell’edilizia. Come accade in gran parte d’Italia, la vetustà degli edifici è un problema presente anche nella provincia ferrarese, che si ripercuote su tutte quelle certificazioni che gli stabili in questione dovrebbero obbligatoriamente avere per legge A livello nazionale, secondo i dati ministeriali risalenti all’anno scolastico 2023-2024 (attualmente i più recenti e completi) la situazione appare sconfortante. Nove edifici scolastici su dieci non dispongono di una o più certificazioni obbligatorie in tema di sicurezza. Dei 40 mila edifici scolastici statali, ben 36 mila non si possono definire a norma. Inoltre 3.588 edifici, il 9% del totale, dove si calcola che studino e lavorino circa 700mila tra studenti e personale della scuola, sono totalmente privi delle certificazioni obbligatorie. Inoltre la media nazionale degli edifici scolastici dotati di certificato di idoneità statica, come previsto dalle normative in tema antisismico, arriva solo al 53%. Percentuale non da sottovalutare considerando il notevole rischio idrogeologico al quale è sottoposto gran parte dell’Italia.
Nel Ferrarese
Stringendo lo sguardo sul patrimonio di edilizia provinciale ferrarese, anche in questo caso i numeri offrono poco conforto. Le certificazioni necessarie sono: segnalazione certificata di agibilità, il libretto di omologazione Inail per al centrale termica, la prevenzioni incendi, la Scia antincendio, l’attestazione di conformità antincendio, il documento di valutazione dei rischio ed il piano di evacuazione. Gli “open data” ministeriali permettono di dare un’occhiata anche alle certificazioni relative all’anno scolastico 2024-25, le quali presentano però ancora alcune parzialità soprattutto legate all’antincendio. Ad oggi le uniche due strutture dotate di tutti i criteri precedentemente elencati sono due su un totale di 310 in tutta la provincia di Ferrara. Si tratta della scuola Govoni di via Fortezza a Ferrara e delle scuole medie di Santa Maria Codifiume. Al netto della documentazione ancora da attestare sono invece 22 gli edifici scolastici le quali hanno conseguito almeno sei certificazioni sulle otto richieste.
Dall’altro lato della medaglia c’è chi, fino al 2024-25, di certificazioni non ne è dotato in quanto totalmente assenti oppure con alcune assenti ed altre in fase di definizione. Si tratta della scuola dell’infanzia “D. Alighieri” di Cento (due da definire), della scuola di via Pizzinardi a Saletta (assenti), della primaria Govoni di Tamara (assenti), dell’Ipsia di Ferrara (tre ancora da definire) ed il liceo G. Carducci sempre di Ferrara. Guardando alle percentuali è preoccupante notare come il 19,7% degli edifici scolastici provinciali non abbia (o non sia stato ancora definito) un piano d’evacuazione in caso di emergenza. Addirittura il 51,7% degli stabili è sprovvisto di segnalazione certificata di agibilità ed il 43,5% non presenta l’omologazione Inail relativa alla propria centrale termica.
È bene ricordare ancora una volta che queste percentuali potrebbero subire piccole variazioni migliorative o peggiorative una volta che la totalità dei dati confluirà al Ministero dell’Istruzione. Cinque istituti scolastici sul territorio provinciale infatti, non hanno addirittura ancora un documentazione ben definita.
I miglioramenti A venire in soccorso di Provincia e Comuni sono stati senza dubbio i fondi europei del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza meglio noto come Pnrr. Con oltre 24 milioni di euro ai quali se ne aggiungono 879mila euro di fondi provinciali e 3,2 milioni di fondi pubblici è stato possibile avviare quindici interventi migliorativi su vari aspetti. Gli interventi più corposi riguardano i lavori di adeguamento sismico all’istituto G. Monaco di Codigoro (4,8 milioni di euro). Lavori corposi, sempre per adeguamento sismico, anche al liceo Roiti (3,4 milioni di euro) ed all’Itis Copernico-Carpeggiani (3,2 milioni di euro). Superano i due milioni di euro anche l’adeguamento sismico del lato sud sempre relativo all’Itis di Ferrara, la riqualificazione della palestra scolastica di Codigoro e le ricostruzioni all’istituto agrario Navarra di Malborghetto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA