Tumori, cancro seno triplo negativo: con anticorpo coniugato -38% progressione malattia
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Berlino, 19 ott. (Adnkronos Salute) - Non si ferma la ricerca sul tumore al seno triplo metastatico, la forma a prognosi maggiormente sfavorevole. Nuove evidenze confermano un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione della malattia grazie ad uno specifico Adc. Tra i nuovi studi sul tumore al seno triplo negativo metastico, presentati al congresso annuale della Società europea di oncologia medica (Esmo), fa parte lo studio di fase 3 Ascent-03, i cui risultati dimostrano un miglioramento clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da progressione di malattia con l'anticorpo coniugato sacituzumab govitecan rispetto a chemioterapia come trattamento di prima linea dei pazienti con tumore della mammella triplo negativo metastatico (Tnbc) non candidati al trattamento con immunoterapia. Questi risultati presentati all'Esmo sono stati pubblicati contemporaneamente sul The New England Journal of Medicine. Lo studio ha evidenziato una riduzione del 38% del rischio di morte o di progressione di malattia e la sopravvivenza libera da progressione è risultata di 9,7 mesi rispetto a 6,9 mesi con chemioterapia standard. Si tratta di un risultato significativo dato che non si sono verificati progressi clinici per oltre 20 anni per questa popolazione di pazienti. "Le donne con tumore della mammella triplo negativo metastatico non eleggibili all'immunoterapia presentano una prognosi sfavorevole, con opzioni terapeutiche limitate e una rapida progressione di malattia - spiega Giuseppe Curigliano, presidente eletto Esmo -. Sacituzumab govitecan, il primo farmaco anticorpo coniugato diretto contro la proteina Trop-2, si è già dimostrato efficace nel migliorare la sopravvivenza sia nel tumore della mammella metastatico triplo negativo che in quello Hr+/Her2-, la forma più diffusa di carcinoma mammario. I risultati dello studio Ascent-03, che ha valutato sacituzumab govitecan rispetto alla chemioterapia tradizionale come trattamento di prima linea del tumore della mammella metastatico triplo negativo, ampliano le prospettive di utilizzo di questa terapia in un setting di pazienti che presenta bisogni clinici ancora insoddisfatti. La capacità di sacituzumab govitecan di ritardare la progressione di malattia rappresenta un importante progresso terapeutico per questa popolazione di pazienti, stabilendo un potenziale nuovo standard di cura". "Nel 2024, in Italia, sono stati stimati quasi 53.700 nuovi casi di carcinoma della mammella - afferma Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom Associazione italiana oncologia medica -. La forma triplo negativa rappresenta circa il 15% di tutti i casi di tumore del seno. È una delle più gravi e aggressive e, da sempre, fra le più difficili da trattare. Negli ultimi anni, lo scenario terapeutico è però in costante evoluzione anche in questo tipo di neoplasia e l'innovazione sta portando risultati importanti, come evidenziato nello studio Ascent-03". Sacituzumab govitecan di Gilead Sciences è un anticorpo farmaco coniugato diretto a Trop-2. Trop-2 è una proteina di superficie cellulare altamente espressa in diversi tipi di tumore, tra cui oltre il 90% dei tumori del seno e del polmone. Le cellule del Tnbc non presentano invece recettori - cui i farmaci antitumorali si legano per agire contro le cellule cancerose - degli estrogeni e del progesterone e hanno un'espressione di Her2 limitata. Da qui la definizione di 'tumori tripli negativi'. Il tumore del seno triplo negativo (Tnbc) - secondo gli esperti - colpisce in modo sproporzionato i giovani, le donne in pre-menopausa e le donne nere e ispaniche. La neoplasia ha un’alta probabilità di recidiva e di metastasi rispetto agli altri tipi di tumore del seno. Il tempo medio alla recidiva metastatica per il Tnbc è di circa 2,6 anni rispetto a 5 anni per gli altri tipi di tumore del seno, e il relativo tasso di sopravvivenza a cinque anni è molto più basso. Nelle donne con Tnbc metastatico, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è del 12%, rispetto al 28% per quelle con altri tipi di tumore del seno. "Ascent-03 è il secondo studio di fase 3 con un regime basato su sacituzumab govitecan che mostra una sopravvivenza libera da progressione superiore a chemioterapia in prima linea del Tnbc metastatico, evidenziando il suo potenziale di migliorare i risultati dei pazienti con opzioni terapeutiche limitate - dichiara Dietmar Berger, MD, PhD, Chief Medical Officer, Gilead Sciences -. Con questi risultati potenzialmente in grado di cambiare la pratica clinica, sacituzumab govitecan è destinato a trasformare il panorama terapeutico in prima linea del Tnbc metastatico, offrendo una necessaria alternativa alla chemioterapia".