Bufera sul consigliere Pd: «Polizia locale armata? Se mi operano voglio il medico, non l’infermiere»
L’intervento di Alberto Bignardi in Consiglio comunale a Modena scatena la furia dei sindacati. Poi le scuse dell’esponente dem: «Frase sbagliata e infelice. Massima fiducia nei nostri agenti»
MODENA. Arrivano le scuse pubbliche alle forze di polizia Locale da parte di Alberto Bignardi, consigliere comunale del Pd, protagonista di un intervento in consiglio comunale che ha suscitato numerose polemiche, in particolare dalle rappresentanze sindacali. Tutto è partito da un parallelismo presentato dal consigliere comunale il 20 ottobre, durante un dibattito sulla sicurezza.
Il caso
Bignardi ha affermato: «La polizia locale, alle dipendenze del sindaco, è un corpo civile. Vuol dire che non segue una scuola come quelle delle altre forze armate, come per esempio i carabinieri. Quindi io una pistola pronta a sparare... Io se devo essere operato all’appendicite voglio un medico laureato. Non mi va bene che ci sia un’infermiera a togliermi l’appendicite». Quasi immediata la reazione rabbiosa dei sindacati rappresentanti degli agenti di Polizia locale, che non hanno accettato le parole di Bignardi, considerati delle vere e proprie «accuse volte a denigrare la figura del poliziotto locale e a porlo al di sotto delle altre forze, oltre che a mancare di rispetto anche agli infermieri, considerandoli meno valevoli di un medico».
Le parole del Sulpl
In particolare, il Sulpl ha affermato di «non ritenere ammissibile la creazione di distinzioni tra caste di Serie A e caste di Serie B». Umore colto anche dal segretario cittadino del sindacato Elisa Fancinelli, che si è detta profondamente scontenta riguardo le dichiarazioni del consigliere: «Ci ha fatto molto piacere ricevere solidarietà dalle persone, dalle forze fuori regione e dall’Usmia, il sindacato dei carabinieri. Evidentemente questa persona non conosce la materia di cui parla, perché la polizia locale è alle dipendenze dei cittadini e noi facciamo esercitazioni per poter mantenere l’arma. In un momento così delicato queste dichiarazioni non sono accettabili».
Il sindaco
«La Polizia Locale di Modena – ha detto il sindaco Massimo Mezzetti – è un corpo di uomini e donne che affronta ogni giorno l'ordinario e, sempre di più, lo straordinario legato a una società in profondo cambiamento che diventa frontiera di compiti che vengono ridefiniti. È bene che tutti abbiano questa consapevolezza quando si discute del ruolo dei nostri agenti e di quello che fanno. Codici rossi, interventi su risse e reati di vario genere, l'importantissimo servizio “antibullismo” solo per citare alcuni degli aspetti che quotidianamente vengono affrontati. Tutto questo si affianca alla vigilanza sul rispetto delle regole di civile convivenza che danno ordine e vogliono proteggere la nostra comunità, dal codice della strada e l'incidentalità, alla tutela del consumatore, all'uso corretto dello spazio pubblico e tanto altro ancora. È quindi un corpo dinamico che lavora, ovviamente nell’ambito delle proprie competenze, in coordinamento con le altre Forze dell'Ordine come viene stabilito ai tavoli del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al Comandante Sola, che ha avviato un lavoro di riorganizzazione del corpo per renderlo sempre più efficiente e a tutte e tutti gli operatori ribadisco la mia stima e il mio incoraggiamento per l'importante lavoro che svolgono al servizio della comunità».
Le opposizioni all’attacco
Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Negrini ha chiesto con forza un ritiro delle affermazioni da parte di Bignardi: «Svilire il lavoro della Polizia Locale rispetto agli altri corpi che condividono gli stessi obiettivi significa non avere la minima consapevolezza dei rischi e delle difficoltà quotidiane dei nostri agenti».
Le scuse
Sono poi arrivate, come detto, anche le scuse di Bignardi: «Scusandomi per una frase sbagliata e infelice vorrei ribadire la massima fiducia nei confronti della Polizia Locale di Modena. Questo, infatti, era il concetto che avrei voluto esternare durante l'ultimo dibattito in Consiglio Comunale: la nostra Polizia Locale sta portando avanti uno sforzo enorme per garantire la pubblica sicurezza e occorre che anche il Governo dia una risposta in termini anzitutto di numero adeguato di agenti presenti sul territorio, affinché la responsabilità non ricada unicamente sulle amministrazioni locali e sulla sua Polizia Locale». Parole supportate anche dal segretario del PD Diego Lenzini.
La polemica non si placa...
Le polemiche però non si placano del tutto, soprattutto da parte del sindacato, che accetta le scuse del consigliere, ma non ne apprezza i modi: «Penso sarebbe stato più giusto se avessero condiviso prima con noi che con la stampa le proprie scuse – ha concluso Fancinelli – Purtroppo dal lato del PD non è la prima volta che arriva questo tipo di dichiarazione, perciò inviterei a pensare più attentamente a ciò che viene detto. Tuttavia, accettiamo le scuse»