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Calcio Serie B

Modena, è la notte del derby con la Reggiana: probabili formazioni, oltre 3.500 tifosi gialloblù al Mapei

di Claudio Romiti
Modena, è la notte del derby con la Reggiana: probabili formazioni, oltre 3.500 tifosi gialloblù al Mapei

La capolista di Andrea Sottil ospite dei granata di Davide Dionigi per restare imbattuta e continuare a volare: fischio d’inizio alle 20.30, l’ex Sersanti possibile novità nell’undici canarino

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MODENA. «Gli esami non finiscono mai», «Per me tutte le partite sono dei derby». Reggiana-Modena di stasera, martedì 28 ottobre, può essere tutta concentrata in queste due frasi, la prima di Eduardo De Filippo, la seconda di Andrea Sottil. Due frasi dal significato inequivocabile e che sostanzialmente, sia pure da punti di vista e in contesti molto diversi, esprimono lo stesso concetto, che fotografa bene la partita che va in scena (ore 20,30) al Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia.

Canarini primi e ancora imbattuti

Il Modena ci arriva da prima della classe e ancora imbattuta e, come in ogni gara, ancora più se sei in testa alla classifica, sai che devi cercare di superare un esame, in questo caso reso, almeno sulla carta, più impegnativo proprio dal tuo primato e dal clima della gara di campanile. Questa sera la Reggiana pagherebbe, si fa per dire ovviamente, per fermare il volo del canarino, quindi è facilmente ipotizzabile che raddoppierà le energie nei circa 100 minuti di questa partita. Lo farà certamente anche il Modena, ben consapevole di quanto pure i suoi tifosi tengano a un successo nel derby del Secchia, che, insieme a quello col Bologna, è la sfida campanilistica più sentita dalle nostre parti. È curioso che in entrambi i derby ci sia di mezzo, apparentemente, la stessa parola per definirli: quello di stasera è il derby della Secchia, visto che il nome del fiume in questione, fin dalla sua origine in latino, è femminile, ma viene chiamato “derby del Secchia”, quasi anche per non confonderlo con quello col Bologna, conosciuto come “derby della Secchia Rapita”.

Il confronto fra le due squadre

E a questo punto del discorso s’inserisce la frase, sopra riportata, che Andrea Sottil aveva detto prima della partita col Mantova. L’allenatore del Modena sa benissimo che il contesto di un derby è diverso da quelli delle altre gare, ma, come spesso fanno anche i suoi colleghi, deve evitare che l’attesa, a volte spasmodica, di queste partite di campanile vada a impattare sulla razionalità della sua squadra in campo. Nelle nove gare disputate fin qui infatti la squadra gialloblù non ha mai perso la testa, non si è fatta travolgere dall’emotività, neanche quando si è trovata in svantaggio, ed è successo quattro volte (Avellino, Pescara, Palermo, Empoli), continuando invece a macinare il suo gioco, fino a macinare anche l’avversario di turno. La Reggiana è squadra diversa, ha poco più della metà dei punti dei gialli (12 contro 21), ha segnato quasi gli stessi gol (14-16), però ne ha subiti molti di più (14 contro 5). Soprattutto però ha mostrato la stessa reattività dei gialli, tanto che se in B il Modena è secondo per punti conquistati dopo uno svantaggio iniziale, la Regia è addirittura prima: si è condannata in otto gare su nove a rimontare, ma le sue reazioni le hanno fruttato tre vittorie e due pareggi.

Torna Ponsi, manca Cauz

Insomma, il derby si presenta come una partita da giocare fino all’ultimo secondo, senza distrazioni, oltre che sostenuta sul versante atletico e, da questo punto di vista, il Modena in genere finisce le sue gare in crescendo. Rispetto all’ultima partita, tra i gialli potrebbero entrare nella formazione iniziale Dellavalle, Sersanti e Di Mariano, al posto di Nieling, Pyyhtia e Defrel, ma, come sempre lo scopriremo stasera. Intanto tra i convocati torna Ponsi, però manca Cauz per un contrattura all’adduttore. Da segnalare infine il derby personale di Davide Dionigi, allenatore della Regia: nato a Reggio Emilia, cresciuto, a Modena e diventato calciatore nel Modena, con cui debuttò in Serie B.  

Tifosi: esodo gialloblù

Alla serata di ieri erano già 13mila gli spettatori attesi sommando ai 6392 abbonati granata il dato del botteghino che si attestava a 6.568. Di questi 3.557 saranno sostenitori canarini (record in trasferta dell’era Rivetti) che affolleranno il settore ospiti per un esodo mai registrato quantomeno dagli anni 90 ad oggi. La storia recente, infatti, parla di 3078 presenze gialloblù nella sconfitta per 1-0 dell’1 maggio 2024 e di 2164 nello storico successo firmato da Pedro Mendes lo scorso 14 dicembre. Numeri simili a quest’ultimo appuntamento, circa duemila presenze, anche in occasione della gara forse più importante tra quelle post fallimento e rinascita ovvero lo scontro diretto del 2 febbraio 2022 fondamentale nella rincorsa alla Serie B, con il Modena di Attilio Tesser che pareggiò 0-0. Guardando ai numeri complessivi del "Mapei Stadium-Città del Tricolore", invece, è destinato a crollare il dato proprio dell’1 maggio 2024 quando complessivamente furono 13418 gli spettatori. Per i ragazzi di mister Andrea Sottil sarà in ogni caso una cornice esaltante e una ulteriore iniezioni di benzina e adrenalina a pochi giorni dal record stagionale di presenze in casa proprio nella gara contro l’Empoli.

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