Gazzetta di Reggio

La curiosità

Ecco le poltrone a forma di tortellino: «Arrivano richieste anche dagli Usa»

di Ginevramaria Bianchi

	Alessandro Gazzotti e il "Tortellino sofà"
Alessandro Gazzotti e il "Tortellino sofà"

Alessandro Gazzotti, tappezziere 32enne di Modena di quarta generazione in una famiglia che, con tessuti e imbottiture, convive dal 1931: «Ogni pezzo è fatto a mano, costano fino a 3500 euro»

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MODENA. Tornare a casa dopo una giornata che sembra non finire mai; entrare buttando un occhio all’orologio come per chiedergli pietà, appendere il cappotto senza badare alla grazia, lasciar cadere la borsa in ingresso come un atto liberatorio. E poi, concedersi un tuffo stremato sul proprio… tortellino. No, non abbiamo perso la testa. Ci riferiamo ad una vera e propria poltrona a forma di tortellino. Morbida, avvolgente, ironica e serissima al tempo stesso, nata dalla mente e dalle mani di Alessandro Gazzotti, 32 anni, tappezziere modenese di quarta generazione in una famiglia che, con tessuti e imbottiture, convive dal 1931. “Tortellino Sofà”, si chiama: un oggetto di design che sembra una battuta, finché non ci si siede sopra. Perché a quel punto non si scherza più.

Come è nata l’idea

«L’idea nasce prima dell’estate, durante una cena con il mio carissimo amico Daniele – racconta Gazzotti –. Gli stavo dicendo che volevo creare la poltrona tortellino: unire la tradizione gastronomica modenese alla nostra tradizione familiare, perché facciamo i tappezzieri da quando il bisnonno aprì la prima bottega in centro negli anni Trenta. Da lì è nato il primo disegno, poi il prototipo, poi l’oggetto vero e proprio, che abbiamo anche registrato al ministero del Made in Italy». C’è chi potrebbe pensare a un progetto nato per puro orgoglio territoriale, ma Gazzotti non è d’accordo: «Non parlerei di campanilismo – ci spiega –. È più voglia di fare, di mettersi in gioco, di cercare sempre qualcosa di nuovo. Volevo toccare con mano un oggetto iconico per noi modenesi, ma anche per tutte le persone nel mondo che sanno cos’è il tortellino e cosa rappresenta. Per me questo è design puro: creatività e artigianalità».

Clienti anche dagli Usa

Una filosofia che, evidentemente, sta conquistando un pubblico molto vario: «L’età media è impossibile da definire: mi scrivono ragazzi di 20 anni come persone di 60. Il tortellino mette d’accordo tutti, non solo a tavola». E mentre i primi pezzi sono stati venduti in Emilia (Modena in primis), il raggio d’azione sta rapidamente crescendo: «Le richieste arrivano da tutta Italia, tantissima Europa, e perfino qualche sconfinamento negli Stati Uniti – afferma – . Sinceramente non me lo aspettavo così presto».

Produzione artigianale

La produzione, nonostante ciò, resta rigorosamente artigianale, interamente gestita nella Tappezzeria di Modena, il laboratorio che Gazzotti condivide con il socio Mirko, in via San Faustino 134/A. «Chi è in zona viene a vederlo e provarlo dal vivo – spiega –. Chi è più lontano si basa sulle foto: ne mandiamo parecchie, perché ogni dettaglio conta». I modelli disponibili sono due, medium e large, con un ventaglio di rivestimenti che va dal velluto rasato in poliestere alla pelle, fino al velluto stretch in lana: «La medium varia dai 1.300 ai 2.200 euro, la large dai 2.000 ai 3.500. Le misure, poi, sono standard. Ma ogni pezzo è fatto da zero, tutto a mano… – ribadisce Gazzotti –. Quindi, non troverete mai due Tortellino Sofà identici. D’altronde… ogni tortellino è unico, no?». E mentre lo dice, capiamo che non sta cercando lo slogan perfetto: è proprio così. E alla fine, guardando questa poltrona, viene da pensare che l’Italia è un Paese straordinario: ci si divide su qualsiasi cosa, ma poi arriva un tappezziere di Modena, fa una poltrona e, improvvisamente, vogliamo tutti un tortellino in salotto.

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