L.elettorale: Ceccanti, 'se Schlein e Meloni dicono no a convergenze serve premio contro paralisi'
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Roma, 22 nov (Adnkronos) - "Bisogna partire dall’intento delle due leader di rifiutare qualsiasi convergenza di governo, anche nella forma dei governi tecnici. E’ un dato politico rilevante: se la segretaria del Pd rifiuta governi tecnici, coalizioni post-elettorali con forze collocate fuori dal campo largo non può non volere un sistema chiaramente decidente in sede elettorale. Altrimenti si andrebbe alla paralisi post-voto". Lo ha detto Stefano Ceccanti nella sua relazione agli 'Incontri riformisti 2025' in corso a Eupilio. "E’ quindi interesse di sistema sostituire il limitato correttivo dei collegi con un sistema a premio, tenendo presente i vincoli della Corte costituzionale e che la Corte stessa è in grado di controllare prima che la legge sia concretamente applicata: soglia minima del 40 per cento con tetto del premio al 55 che sta chiaramente sotto le soglie per l’elezione dei componenti di Corte e Csm e che, a causa del voto segreto e dei delegati regionali non dà certezze di autosufficienza per il presidente della Repubblica; eventuale ballottaggio con possibilità di apparentamenti ulteriori; ballottaggio possibile solo se i primi due schieramenti superino una soglia ragionevole, e quelli ulteriori ragionevoli (premio assegnabile solo se il vincitore sia il medesimo in entrambe le Camere). La legge elettorale può incentivare fortemente la creazione di maggioranze elettorali, ma deve farlo con criteri ragionevoli e non può produrle sempre e comunque", ha detto ancora il costituzionalista.