Gazzetta di Reggio

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Da Modena all’Italia: ora SPOT va alla conquista di Roma e Milano


	Il team di SPOT Italia
Il team di SPOT Italia

Più di 300mila follower in dieci città per il progetto di comunicazione territoriale nato all’ombra della Ghirlandina e ora attivo in Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Lazio

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MODENA. Una community che cresce, si espande e consolida il proprio ruolo di ponte tra persone, storie e territori. È questo il messaggio emerso dagli SPOT Awards 2025, andati in scena nella splendida location modenese di Villa Cesi, appuntamento annuale che celebra le eccellenze locali e il percorso di SPOT, progetto di comunicazione territoriale nato a Modena e oggi attivo in dodici città italiane tra Emilia Romagna, Veneto e Piemonte a cui ora si aggiungono altre due regioni, Lombardia e Lazio.

Il progetto

«Ci eravamo lasciati un anno fa con un obiettivo chiaro: portare SPOT fuori dall’Emilia-Romagna. Oggi possiamo dire che, grazie al contributo di tutti, ce l’abbiamo fatta», ha spiegato Emi Paolo Palma, direttore generale, in apertura di serata. «In pochi mesi siamo arrivati anche in Veneto e Piemonte, con oltre 80mila nuovi cittadini che si sono uniti ai più di 230mila che ci seguono in Emilia-Romagna». SPOT sta attuando una evoluzione editoriale nel modo di raccontare eventi e iniziative ai cittadini italiani: ogni nuova apertura non è un’estensione del brand, ma l’inizio di una relazione basata su rispetto del territorio e ascolto attivo. «In questi dodici mesi abbiamo introdotto nuovi format e nuovi modi di raccontare le città, dando spazio a ciò che spesso rimane invisibile – racconta Roberto Rizzo, Direttore Marketing di SPOT - un esempio è il premio al video ad Alto Impatto, dove abbiamo scelto di raccontare il volontariato dal punto di vista dei volontari stessi». 

La community al centro

Ogni città per SPOT non è una nuova pagina social, ma una community da rispettare, ascoltare e raccontare.  Elemento chiave di questa crescita è senz’altro l’ampia community di creator, ragazzi e ragazze che per SPOT di mestiere producono contenuti in grado di catturare l’attenzione degli utenti su iniziative trasversali, dal rectuiting, alla formazione, passando per eventi, inaugurazioni e tutto ciò che rende viva una città, progetti istituzionali compresi. «Oggi i creator sono trentacinque, tutti diversi per stile e sensibilità, ma perfettamente allineati al tono di SPOT», ha spiegato ancora Roberto Rizzo. «Sono loro che, insieme a un team community che lavora dietro le quinte, ci permettono di pubblicare oltre cinquanta contenuti a settimana e di essere presenti in modo autentico e continuo su tutto il territorio».

Il futuro

Guardare avanti senza perdere contatto con la realtà locale: è questa la linea tracciata da dai fondatori del progetto in chiusura di serata per il 2026. Hanno confermato la prosecuzione della scalata nazionale e l’allargamento del brand su più piattaforme. 

«Nel corso del 2025 abbiamo aperto sei nuove città passando da sei a dodici, cambiato uffici per assecondare la crescita e chiuso oltre 340 collaborazioni media. Siamo riusciti a pubblicare oltre 1.500 video su SPOT, che ci hanno permesso di parlare a 10 milioni di persone in un anno, per un totale di 60 milioni di visualizzazioni. SPOT sta crescendo anche grazie a nuovi partner che credono nella nostra visione», ha spiegato Emi Paolo Palma. «Continueremo a sviluppare il progetto in chiave multi piattaforma, perché le comunità non vivono in un solo luogo ma attraversano linguaggi, formati e momenti diversi». Lo sguardo al futuro è stato centrale anche nella conclusione dell’evento. «Il 2026 sarà un anno in cui punteremo ancora più in alto», spiega Andrea De Carlo, amministratore delegato.  «Investiremo sempre di più nelle attività fisiche sul territorio, perché SPOT non vuole limitarsi a raccontare le città, ma viverle. In un mondo che accelera, crediamo che il vero valore sia aumentare le relazioni e costruire ponti. Modena è la nostra base e in questa città vogliamo costruire un polo della creatività: la Creativity Valley».

Roma e Milano

La prossima tappa è già segnata: all’interno degli Awards è stata infatti annunciata la nascita di SPOT Roma e SPOT Milano. Due nuove città, grandi città, e progetti molto ambiziosi che testimoniano la grande crescita di SPOT: «Ci arriveremo a piccoli passi, senza fare rumore», hanno concluso i tre fondatori di SPOT dal palco allestito nella splendida location di Villa Cesi, «ma con la certezza che anche nelle grandi città c’è bisogno di una bussola per orientarsi tra le tante opportunità che offre il nostro Paese». 

Gli awards

Il primo riconoscimento della serata, dedicato al miglior reel UGC – User Generated Content – è stato sponsorizzato dalla Fondazione Frignano e consegnato da Adamo Venturelli, Ceo di Vis Hydraulics e presidente della Fondazione Frignano. A valutare la categoria è stato Andrea Franceschelli, vice president e managing director di Due Torri e la vittoria è andata alla “Blind Challenge” realizzata per Chef Express dalla creator di SPOT Valeria Di Maggio. Spazio poi al premio dedicato al reel a più alto impatto e sponsorizzato da GrandEmilia. A giudicare la categoria è stato Matteo Iorio, responsabile marketing di Trenitalia Tper che ha premiato il reel “La giornata tipo di un volontario”, realizzato dalla creator Giulia Martinelli per Fondazione di Modena. Il premio per il reel più creativo – sostenuto da Acetaia Giusti e giudicato da Licia Giglio, social media manager della direzione comunicazione di Coop Alleanza 3.0 – è andato al reel realizzato dalla creator Valeria Di Maggio per Dongfeng-Autogrifone. Le premiazioni si sono concluse con il premio al reel più emozionante, sponsorizzato da Hydroplants e consegnato da Fabienne Cattini, referente marketing e comunicazione dell’azienda. A giudicare è stato Gianluca Poppi, del settore Grandi clienti Italia di Buonristoro, e la vittoria è andata al reel “Annovi Shop”, realizzato sempre dalla creator Giulia Martinelli.