Gazzetta di Reggio

Sanità

I soccorritori del 118 di Modena avranno le bodycam: «Una vittoria per la sicurezza»


	Il personale del 118 di Modena avrà le bodycam
Il personale del 118 di Modena avrà le bodycam

Cisl Fp Emilia Centrale ha firmato l’accordo con l’Ausl, il sindacalista Gennaro Ferrara: «Oltre 200 tra medici, infermieri e autisti delle ambulanze potranno avere questi strumenti indispensabili per incastrare violenti e aggressori»

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MODENA. «Questa è una vittoria che dedichiamo ai professionisti straordinari del nostro 118 di Modena e provincia, vale dire oltre 200 tra medici, infermieri e autisti che potranno avere le bodycam indispensabili per incastrare i violenti e gli aggressori. Si chiama sicurezza ed oggi è un gran bel giorno per chi non ha mai smesso di credere in questa svolta». Esulta così Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale dopo che il sindacato ha messo la firma nel tardo pomeriggio di ieri su un accordo «che per due anni abbiamo richiesto in splendida solitudine, lottando e pressando l’Ausl di Modena, chiamando l’azienda a fare la sua parte per la sicurezza del personale che opera sulle ambulanze e le automediche», specifica Ferrara. «Con le bodycam si compie così un primo e grande passo specifica il sindacalista – riuscire a far scattare meglio le misure repressive della legge Nordio, che ha inasprito le pene contro i violenti e dà grande importanza alle prove video e audio. Le bodycam forniranno prove schiaccianti in caso di aggressioni».

Gli episodi di violenza

La misura arriva per l’aumento di segnalazioni di personale sanitario aggreddito che dal Covid in poi sono diventate quasi all’ordine del giorno. Ferrara mette così l’accento sulla parola chiave, “sicurezza”, «fondamentale per tutelare i professionisti che ogni giorno ci salvano la vita e proteggono la nostra salute. E’ una parola importante anche se ricordo colleghi di altri sindacati che, solo pochi mesi fa, ad esempio, dicevano un secco “no” a misure come il posto di polizia h24. Ora – afferma con determinazione – avanti con la richiesta di applicare la difesa legale gratuita per tutti i professionisti vittime di aggressioni, misura prevista dal nuovo contratto nazionale firmato solo grazie a Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing Up e che Ausl deve mettere in campo. Avrà tutto il nostro sostegno».

La sperimentazione di 6 mesi

L’accordo decollerà entro l’aprile del 2026, con una fase sperimentale di sei mesi (previa formazione), durante la quale un numero selezionato di equipaggi monterà le bodycam, del tutto analoghe a quelle utilizzate dai sanitari soprattutto nel Regno Unito. L’obiettivo della sperimentazione è quello di raccogliere il feedback del personale coinvolto, migliorare le procedure operative e capire l’impatto dei device nella diminuzione degli episodi di aggressione e violenza. Terminata la fase di test, le bodycam verranno estese a tutti gli operatori del 118. L’Ausl di Modena è una delle primissime aziende in Italia ad adottare questi strumenti.

Come funzionano le bodycam

Gli equipaggi del 118 attiveranno le bodycam in presenza di situazioni di pericolo e di rischio concreto e incombente, per i professionisti e per le loro attrezzature. I device registreranno sia il video che l’audio e le regole di ingaggio prevedono che gli operatori debbano avvisare i presenti della loro accensione. La dinamica operativa fotografata nell’accordo prende spunto dall’esperienza sul campo i del 118 e stabilisce che le bodycam entrino in funzione, ad esempio, quando c’è il rischio di violenza fisica (colpi, spinte, calci, prese, morsi), minaccia di morte, sequestro, utilizzo di armi da taglio o da fuoco e di tutti gli altri oggetti branditi per recare un danno. Si attiveranno le bodycam nel corso degli interventi in cui ci siano minacce agli equipaggi del 118 e offese. In presenza di soggetti deboli o di minori, l’uso della bodycam sarà limitato a gravi situazioni di rischio.

Privacy garantita

Le registrazioni dei device verranno scaricate e inviate al server di Ausl, dove potranno essere consultate su richiesta dell’Autorità giudiziaria o in caso di denunce depositate alla stessa. L’impegno per la privacy è massimo, tanto è vero che solo il personale Ausl, espressamente autorizzato, potrà visionare i filmati e ascoltare le tracce audio.

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