Gazzetta di Reggio

Torino, centro sociale Askatasuna sgomberato. Piantedosi: "Non c'è spazio per violenza"

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Torino, 18 dic. - (Adnkronos) - Operazione di polizia oggi nel centro sociale torinese Askatasuna che è stato sgomberato. Le forze dell’ordine hanno compiuto perquisizioni all’interno dello stabile e nelle abitazioni di alcuni militanti vicini al centro sociale. “Sgomberato il centro sociale Askatasuna di Torino. Dallo Stato un segnale chiaro: non ci deve essere spazio per la violenza nel nostro Paese”. Sui social, il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Sui social vicini al centro sociale si parlava da subito di un possibile sgombero: "Accorrete”, scrivevano. Sul posto Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza che presidiano l’intera area. Diversi militanti sono accorsi sul posto, tenuti a distanza dalle forze dell’ordine: non si sono verificate tensioni". “Caro sindaco, te l’avevo detto, te l’avevamo detto. Quanto emerso oggi durante le perquisizioni al centro sociale Askatasuna di Torino conferma ciò che denunciamo da tempo: quel già assurdo patto di collaborazione siglato con il Comune è stato un’altra volta apertamente violato”, ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. “L’accordo prevedeva - ha continuato - un utilizzo limitato e regolamentato degli spazi. La presenza di persone che vi abitavano stabilmente, ben oltre quanto consentito, dimostra che non c’è mai stata la volontà di rispettare le regole. Quando un patto viene tradito, quel patto cessa di avere valore. Non esistono zone franche né scorciatoie ideologiche che giustifichino l’illegalità. Chi occupa spazi pubblici e non rispetta gli accordi presi con le istituzioni non può pretendere indulgenza o coperture politiche. Askatasuna deve essere sgomberato: lo Stato non tratta con chi considera le regole un optional”. “L’imbarazzante gestione della questione da parte del Comune e del sindaco ha, com’era ovvio, portato soltanto a una perdita di tempo. Parlare di patto sciolto, ora, non basta più. Siamo nel bel mezzo di uno scenario che richiede responsabilità e azioni politiche, un lessico e un immaginario da Libro Cuore non risolveranno la situazione. Il sindaco di Torino prenda atto concretamente della violazione e agisca di conseguenza: - conclude il ministro - governare una città significa far rispettare le regole, non voltarsi dall’altra parte”. Stop al patto di collaborazione siglato dal Comune di Torino per trasformare il centro sociale Askatasuna in bene comune vestito da un gruppo spontaneo. A comunicarlo era stato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che sottolineava: “L’Autorità di Pubblica sicurezza sta svolgendo questa mattina attività presso l’immobile di corso Regina Margherita 47. In questo contesto la Prefettura di Torino ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali di corso Regina Margherita 47. Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti”. "Ci sembra una chiara indicazione del governo Meloni per fermare quelle che sono state le lotte per la Palestina di questi mesi con cortei oceanici in tutta Italia”. Così Stefano, tra i portavoce del centro sociale Askatasuna, ha commentato l’operazione di polizia. “Da quello che siamo riusciti ad apprendere questa mattina ci sono state perquisizioni a casa di diversi studenti e giovani che hanno frequentato le piazze in questi mesi e anche qui ad Askatasuna. Quello che vediamo è un atteggiamento muscolare da parte delle forze dell'ordine e ci sembra chiaro che anche il sindaco Lo Russo stia cedendo di fronte a delle volontà fasciste del governo di chiudere esperienze come quelle del centro sociale Askatasuna, una presenza ormai quasi trentennale del quartiere Vanchiglia e di Torino in generale. Quindi quello che vediamo - prosegue - ci sembra un attacco ovviamente alle lotte e a delle esperienze di quartiere che costruiscono iniziative dal basso da più di 30 anni”. Interpellato sulla decisione del sindaco di Torino di far cessare il patto di collaborazione, il portavoce ha proseguito: “A noi sembra che Lo Russo stia facendo il gioco della Meloni e che far saltare il patto significhi porsi contro quello che noi abbiamo costruito in questi anni”.