«Ecco perché rinunciamo alla serie C»
Il presidente Golfieri spiega la clamorosa decisione presa dal Consiglio direttivo della Pallacanestro Guastalla
GUASTALLA. «Sportivamente, Guastalla è una vergogna. Invitiamo tutti i guastallesi a reagire a questa situazione».
E’ la denuncia sferzante che accompagna il canto del cigno dell’Associazione sportiva Pallacanestro Guastalla, ovvero sia la rinuncia – dalla prossima stagione – a disputare qualsiasi campionato seniores; per limitare l’attività al settore giovanile. La scelta sanguinosa di spegnere uno dei fari cestistici della Bassa, presa dalla stanza dei bottoni del club tuttora sponsorizzato Platform, viene spiegata dal presidente Gabriele Golfieri.
BANDIERA BIANCA. «La decisione, sofferta ma inevitabile, è stata presa all'unanimità, viste le crescenti difficoltà nel dover gestire in trasferta tutte le attività: una prima squadra costretta ad emigrare da otto anni a 20 chilometri di distanza (Castelnovo Sotto); le varie squadre del settore giovanile sparse nei Comuni limitrofi».
« Le amministrazioni comunali di diverse bandiere che si sono susseguite negli ultimi anni non sono mai state in grado di realizzare un progetto per garantire la possibilità di praticare sport indoor a Guastalla e, crediamo, non ci sia mai stata la vera volontà di farlo. Decenni di richieste da una parte e parole vuote dall'altra. Ricordiamo l'annuncio a dicembre 2006 dell'allora sindaco Dallasta che prometteva una nuova palestra (uscendo con il bando di concorso per la progettazione soltanto a luglio 2008) e la stroncatura sulla vicenda dell'attuale sindaco Benaglia che appena eletto, nel giugno 2009, annunciava che una nuova palestra non era una priorità per Guastalla».
« Ci sono voluti quasi cinque anni per fare cambiare idea all'attuale amministrazione comunale, anche se pensiamo che questo nuovo spot odori solo di campagna elettorale. Eppure la necessità di un impianto a norma è sotto gli occhi di tutti. In tanti negli anni hanno gridato a gran voce sotto le finestre del Comune ma nessuno li ha mai ascoltati. In sostanza da anni si sta impedendo ai cittadini, in particolare ai giovani, di praticare e seguire buona parte degli sport indoor nella loro città».
ALTROVE. «Ci sono problemi più importanti per cui spendere il denaro pubblico, questo è sicuro; ciò nonostante tantissimi Comuni reggiani hanno trovato ugualmente qualche soldino da investire in una palestra a norma, mentre Guastalla è ferma al 1978 quando venne inaugurata la Bruno Rossi».
GLI SFORZI. «La Pallacanestro Guastalla ha fatto tutto il possibile: lo ha dimostrato con i risultati sul campo, migliorandosi anno dopo anno e portando il nome di Guastalla ai vertici del basket regionale. In pochi anni dalla Promozione alla serie D e poi alla C2, alla Coppa Emilia nel 2012 (prima squadra reggiana a vincerla), tre anni consecutivi di play off ; negli ultimi 5 anni un record di 104 partite vinte e 27 perse. Ci siamo ritagliati un posto di rilievo nel "basket che conta". Recentemente la Pallacanestro Guastalla è stata la terza squadra in provincia, dietro Pallacanestro Reggiana e Scandiano. Abbiamo conquistato sul campo il rispetto di avversari ben più blasonati, veniamo portati ad esempio per l'organizzazione, l'umiltà e la serietà, dentro e fuori dal campo, di atleti, staff tecnico e dirigenti».
TROPPI GLI ONERI. «Tutto questo è stato fortemente appesantito da una gravosa organizzazione logistica che obbliga da anni tutte le nostre squadre, dai 13 anni in su, ad essere traghettate ogni per chilometri nei Comuni limitrofi per partite ed allenamenti. Gli sforzi sul settore giovanile non verranno a meno, tutto il resto non è più sostenibile».
«GRAZIE». Il presidente è ai titoli di coda: «Vogliamo ringraziare tutti quanti ci hanno permesso di scrivere questo capitolo della nostra storia: allenatori, giocatori, collaboratori, dirigenti, sponsor e tifosi, con l'augurio di ritrovarci al più presto su un campo di basket a Guastalla. Un ringraziamento particolare al Marconi Basket Castelnovo Sotto: quanto fatto per noi va ben al di là della sola collaborazione sportiva. Nel momento del bisogno, quando tutte le porte ci venivano chiuse, ci ha accolto come mai avremmo potuto sperare. Senza di loro questo comunicato sarebbe forse stato redatto già anni fa. Ma la Pallacanestro Guastalla non è morta! Il Leoncino apre un periodo di riflessione con l'intenzione di tornare quanto prima a ruggire più forte che mai!».