Ora la spaccatura è tra i tifosi reggiani
Gli ultrà granata: «Non dovete andare allo stadio a tifare Sassuolo», i supporter biancorossi: «E’ solo un’opportunità»
REGGIO. «Tifate Grissin Bon ma non andata al Mapei Stadium a sostenere il Sassuolo» è l’invito dei tifosi granata.
«E’ solo un’opportunità in più, il vero torto è dover giocare l’Eurochallenge a Bologna e non a Reggio» replicano i fedelissimi biancorossi.
L’umore delle due anime del popolo reggiano è diviso, anzi contrastante. Asserire che c’è una “contrapposizione” è azzardato, parlare di “spaccatura” forse è corretto.
«Credo che si stia esagerando – rimarca Matteo Lasagni, storico tifoso biancorosso – c’è chi augura il fallimento, chi parla di lesa maestà ma in realtà è solo un’opportunità in più che viene offerta a chi è appassionato anche di calcio di andare a vedere una partita di serie A. Chi privilegia la reggianità, viene a Bologna a tifare Grissin Bon e poi se ne sta a casa. E’ facoltativo andare al Mapei Stadium, non obbligatorio. Una sinergia che nasce dallo stesso sponsor e dallo stesso gestore dei biglietti. Il fatto che Landi e Squinzi, anche in virtù della loro amicizia, hanno scelto questa corsia preferenziale non lo vedo come un torto fatto alla Reggiana. Io piuttosto, da tifoso, contesto il fatto che siamo costretti a giocare la finale di Eurochallenge, uno storico evento, non a Reggio ma in campo neutro a Bologna. E tutto questo perché il nostro Comune ha messo i paletti all’unico imprenditore che poteva valorizzare il palaBigi».
Un concetto che viene ulteriormente rafforzato dalla zanzara Federico Zanni: «Il futuro è fatto di sinergie tra partner paritetici. Per questo il feeling Pallacanestro Reggiana-Sassuolo è una grande operazione di co-markerting che darà visibilità ai due eventi». Come a dire: la Reggiana ora è oscurata dal Sassuolo.
Sono stati gli ultrà organizzati, in un loro comunicato, a invitare i 1.500 tifosi reggiani che a ieri hanno acquistato il biglietto di Eurochallenge a disertare il Mapei Stadium. Ma anche Angelo Zanetti, presidente di Orgoglio Reggiano, ha capito che è un’iniziativa inopportuna. «Come Orgoglio Reggiano siamo al fianco della Pallacanestro Reggiana e invitiamo con forza i tifosi a sostenere la squadra a Bologna. A livello personale credo che sia un’operazione a livello di marketing che ha una sua logica, legata allo stesso sponsor. Certo, da sportivo reggiano mi brucia dover constatare la debolezza granata. Ma non è detto che chi seguirà la Grissin Bon a Bologna andrà poi allo stadio a tifare per il Sassuolo. Certo, se la Reggiana avesse potuto offrire i play off, forse avrebbe avuto maggior diritto di alzare la voce. A livello di interscambi avrei preferito un discorso tra club reggiani. Un abbonamento comune Reggiana e Grissin Bon sarebbe perfetto. Il Sassuolo è diventato un punto di riferimento per meriti suoi, vedi serie A ma anche per demeriti della Reggiana. E’ vero, in questo modo si è messo la corona di reggianità al Sassuolo e questo ha provocato i mal di pancia dei tifosi reggiani anche se personalmente provo più rabbia nel dover accettare di giocare un evento così significativo lontano da Reggio per l’inadeguatezza del nostro palasport».