«Orrendi, impresentabili, inguardabili»
Marcello Montanari stronca la prestazione dei singoli e della squadra: «Non trovo giustificazioni a questa figuraccia»
REGGIO. Onesto, autocritico, lapidario. Marcello Montanari non usa giri di parole né si arrampica sugli specchi, quando è chiamato a commentare il pareggio tra Reggiana e Pavia.
«Siamo stati orrendi. Impresentabili. Inguardabili. Punto. Non c'è da aggiungere altro».
Perché un’involuzione del genere?
«Non lo so il perché. Forse perché il Pavia aveva più fame di noi. Una squadra ultima in classifica ha fatto il doppio allenamento tutta la settimana, noi invece abbiamo risposto malissimo a questa partita. Venti passi indietro dopo due passi avanti. Personalmente non trovo giustificazioni di alcun tipo. Siamo stati orrendi dal primo all'ultimo, allenatore compreso».
A giocatori ed allenatore vuole aggiungere anche la stampa che forse ha fatto qualche complimento di troppo?
«Ci può stare anche questo. Il fatto è che come squadra non si riesce a mantenere la concentrazione e la determinazione necessarie per ottenere dei risultati. E comunque non parlerei di complimenti, per me questa è la normalità. I complimenti andrebbero fatti per qualcosa di importante».
Nello spogliatoio a fine gara c'era tra i giocatori la consapevolezza di quel che avevano combinato in campo?
«A fine partita non sono entrato nello spogliatoio ma già nell'intervallo avevano capito che c'era qualcosa che non andava. Abbiamo concesso di più in questa partita che in tutte le altre gare da quando ho preso in mano la squadra. Una mare di calci d'angolo, punizioni ed occasioni da gol. Ma non è facile: se affronti la partita in un certo modo non è così semplice girare il bottone dall'altra parte e cambiare. E' molto difficile».
Il gol dopo dieci minuti ed il palo di De Giosa posso aver portato la squadra a pensare che sarebbe stata una partita facile?
«Può essere, ma anche prima del gol avevo visto delle cose che non mi erano affatto piaciute. C'è stato un atteggiamento sbagliato da parte di tutti dal primo minuto».
Non si vuole attaccare neanche alla sostituzione di De Giosa?
«Avevamo combinato abbastanza danni anche con De Giosa in campo. E' stata una cosa generale e francamente non riesco ad individuare nessuno che abbia dato qualcosa in più degli altri. Anzi, mi considero fortunato per aver portato a casa un punto».
Però potevate anche vincerla, questa partita.
«Sì, ma potevamo anche perderla. Il pareggio è giusto ma rimane una prestazione molto al di sotto di quello che mi sarei aspettato».
Allora è un problema di testa?
«Non penso che in una sola settimana ci possa essere un'involuzione di questo genere. Forse avevano più fame i nostri avversari. Abbiamo aggredito poco, abbiamo sbagliato tanto e abbiamo concesso di tutto e di più al Pavia. In altre parole, abbiamo completamente sbagliato l'approccio».
Aumenta il rammarico?
«E' così. Le avversarie che immediatamente ci precedono hanno perso e siamo qui a parlare di un'altra occasione buttata via».
Cristiana Filippini