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«Credo di aver ottenuto la stima di Pianigiani»

«Credo di aver ottenuto la stima di Pianigiani»

Il lungo della Grissin Bon racconta l’esperienza (di titolare) in Nazionale

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REGGIO. È stato uno dei quattro biancorossi a disputare l'All Star Game e, come White nella selezione straniera e Cinciarini in maglia azzurra, è partito in quintetto; ruolo che ha tutte le probabilità di mantenere anche quest'estate, nelle qualificazioni agli Europei.

Riccardo Cervi, centro della Grissin Bon, ad Ancona è stato tra i migliori in campo, mettendo a segno 10 punti e facendo buone cose anche in difesa.

«Non si è trattato di una partita vera al 100% – esordisce il lungo targato Reggio – però tutti quelli che sono andati in campo si sono dati da fare e sia io che gli altri azzurri abbiamo cercato di fare bene, seguendo quello su cui avevamo lavorato nei giorni precedenti assieme a Pianigiani».

Forse gli americani hanno staccato il piede dall'acceleratore un po' presto...

«Forse sì, però va detto che organizzare questa manifestazione in questo momento della stagione, quando tutto si decide, forse non è la soluzione migliore possibile».

Qual è il bilancio di questa settimana in maglia azzurra?

«È stata una bella esperienza. Durante i giorni che precedevano l'All Star Game abbiamo lavorato in maniera abbastanza simile a come si fa in settimana nei club; cercando di creare un minimo di regole comuni da seguire durante la gara. Ci siamo allenati, ma senza caricare troppo: l'intento era cementare il gruppo e l'unità della Nazionale e per me è stato molto utile, perché con tutti gli impegni di coppa non avevo potuto partecipare al miniraduno precedente».

Il coach vi ha ricordato di non prendere impegni quest'estate in vista delle qualificazioni?

«Eh, diciamo di sì. Del gruppo conoscevo un po' tutti tra i reduci dell'Under 20 e gli altri, è stata una specie di rimpatriata. Gli unici che mi mancavano, Aradori e Cusin, che hanno pensato bene di farsi male è andare a casa (ride, ndc)».

Anche questa volta Pini non è riuscito a finire il raduno per im infortunio.

«Mi spiace, la fortuna non è stata dalla sua parte in questi ultimi mesi con le Nazionali».

È partito nel quintetto: si sente il centro titolare della Nazionale?

«È stata una decisione del coach… a cui di certo non mi sono opposto! Pianigiani non mi ha detto nulla di particolare, ma sento la fiducia sua e dello staff».

In questi giorni ha finalmente potuto allenarsi con Della Valle, il miglior marcatore del match: cosa potrà dare alla Grissin Bon?

«Il talento di Amedeo è fuori discussione, ma per capire quello che potrà fare per la nosquadra ci sarà bisogno di lavorare in palestra con tutto il gruppo, mettendolo alla prova con le nostre regole di gioco».

Perché non ha partecipato al Family Contest assieme a suo cugino Simone?

«Perché non mi hanno chiamato, ero già pronto a tirare da tre…».

Tornando a casa sarà passato da Bologna: è andato a fare un sopralluogo al PalaDozza, dove giocherete le Final Four di Eurochallenge?

«Quello che posso dire è che ci aspettiamo tanti Tifosi Fagolosi, a Bologna».

Tornando al campionato, vi ha fatto bene questo intermezzo per staccare e ricaricarvi a livello mentale?

«Credo di sì. Ogni tanto è positivo staccare la testa dagli impegni di campionato e coppa. Tutti quegli impegni in Europa e Coppa Italia non ci hanno permesso di riposare e questa parentesi azzurra ci permette di riprendere il lavoro con più serenità».

Per il match con Pesaro dovreste recuperare tutti gli infortunati: quanto conterà la gara di sabato sera?

«La classifica dice che partiamo favoriti ed abbiamo la grande fortuna di poterla giocare in casa: Pesaro resta però un'avversaria insidiosa, non dobbiamo sprecare questa possibilità».

Daniele Valisena