L’ALLENATORE EMORE IEMMI
CARPINETI. Emore Iemmi è la guida tecnica che ha portato il Carpineti alla vittoria del campionato di Prima con una giornata di anticipo, dopo essere arrivato sulla panchina nel ritorno e, aver...
CARPINETI. Emore Iemmi è la guida tecnica che ha portato il Carpineti alla vittoria del campionato di Prima con una giornata di anticipo, dopo essere arrivato sulla panchina nel ritorno e, aver collezionato in 9 partite 8 vittorie e solo una sconfitta. Iemmi ha condotto il Carpineti a quello che era l'obiettivo stagionale, ma che sembrava stesse sfuggendo dopo una crisi che era costata la panchina a Lorenzo Baroni. Ora si gode la festa e, in estate, penserà al futuro che, difficilmente proseguirà insieme.
Iemmi, è l'uomo del momento.
«Abbiamo raggiunto un risultato che fa sicuramente piacere, a me personalmente e a tutta la società, che ha lavorato fin dall'estate per questo obiettivo allestendo una squadra davvero importante. E' un traguardo storico per questa società, ma io ho solamente finito il lavoro che era stato iniziato dal mio predecessore».
Ha finito il lavoro con otto vittorie in nove partite?
«Questo è vero e i risultati parlano chiaro, però questa è una squadra con dei valori assolutamente superiori rispetto alla categoria, perché i tre giocatori offensivi hanno realizzato ad oggi quasi sessanta gol e questi sono numeri davvero importanti. Ho cercato di ridare ai ragazzi quel minimo di tranquillità che si era persa».
La squadra sentiva la pressione per un obiettivo che stava sfuggendo?
«La squadra è stata allestita in estate per provare a raggiungere questo obiettivo, quindi è normale che un po' di pressione si sentisse. I giocatori stavano attraversando un periodo negativo, ma questi possono succedere durante una stagione e si possono superare. I risultati erano arrivati anche prima del mio arrivo quindi ho solo proseguito e completato quello che era stato iniziato da Lorenzo Baroni che aveva fatto un lavoro ottimale».
Vi rendete conto del traguardo che avete raggiunto?
«E' un evento storico per il Carpineti, ma questa è una squadra davvero forte e con dei valori importanti non solo sul campo, perché il nostro direttore sportivo è una macchina da guerra e penso abbia qualità di un'altra categoria».
Domenica che cosa ha detto alla squadra prima di scendere in campo?
«Ho cercato di scherzare con i ragazzi fino alla fine. I miei giocatori sono molto istintivi e sentivano l'importanza dell'evento, quindi ho cercato di sdrammatizzare fino a pochi minuti prima di scendere in campo, dicendo loro che avevano la possibilità di entrare nella storia di questo paese e di questa società. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo con una giornata di anticipo così possiamo anche passare una Pasqua serena».
Adesso che cosa succederà tra Iemmi e il Carpineti?
«Sinceramente non lo so, perché ho dei problemi familiari importanti e l'impegno sarebbe gravoso, perché oltre a quello che comporta affrontare un campionato di Promozione devo considerare anche che allenare una stagione intera non è come farlo per due mesi».
Sarà difficile vedervi ancora insieme?
«Ne dobbiamo parlare, vedremo. Per ora ci gustiamo il risultato ottenuto».
Andrea Munari