La Mapei ha “finanziato” la Reggiana
Il presidente Barilli ha incassato 1,3 milioni per le opere di miglioria allo stadio più un contratto d’affitto “politico” di 4 anni
REGGIO. I tifosi granata stanno facendo le pulci al Sassuolo per quanto riguarda la vendita dei biglietti nominali e della birra nei bar dello stadio. Eppure il patron neroverde Giorgio Squinzi, proprio in questi giorni, ha firmato un accordo con il presidente Barilli per versare nelle casse granata 1,3 milioni di euro.
E’ l’atteso contributo per le opere di miglioria allo stadio, ex Giglio, sostenute dal club granata. Un gruzzoletto che in parte il Gruppo Mapei ha già versato (700mila euro in due trance) sulla parola. Ora è arrivata anche la firma sul contratto vero e proprio che prevede, tra l’altro, un contratto d’affitto agevolato per l’utilizzo del Mapei Stadium.
Un accordo non trentennale, come era stato ipotizzato all’inizio anche in relazione alla convenzione che non è dato di sapere se è ancora valida ma un classico due più due. Non si può andare oltre.
In pratica la Reggiana ha la garanzia di poter continuare a giocare al Mapei Stadium per i prossimi quattro anni grazie a contratto d’affitto a cifra accessibile, circa 60mila euro.
Discorso a parte per quanto riguarda i 780mila euro che il curatore fallimentare Adolfo Barbieri verserà, entro l’estate, nelle casse granata per il discorso dei crediti dello stadio. E’ bene ricordare che la Reggiana ha acquisito, grazie alla fideiussione della Mectiles, i crediti che Claudio Campani aveva ottenuto dall’Unieco. I 780 mila euro scaturiscono appunto dalla differenza tra ciò che Barilli ha versato a Campani e quello che incasserà dal curatore fallimentare.
La Reggiana, gli stessi tifosi granata e soprattutto il patron Alessandro Barilli dovrebbero, dunque, essere grati al Sassuolo e al patron Squinzi per aver incassato queste risorse extra budget.
Gli sportivi reggiani, invece, hanno il dente avvelenato contro il Sassuolo. Sabato all’uscita dallo stadio, diversi sportivi reggiani hanno avvicinato alcuni supporter neroverdì dopo la partita con il Cagliari. «Sono un appassionato di biglietti – è stata la scusa utilizzata – ho perso il mio tagliando, non potrebbe regalarmi il suo?». Ovviamente cosa fatta. Così è stato possibile documentare l’anomalia di biglietti per Sassuolo-Cagliari (foto qui a fianco) che sono risultati non nominali.
I disagi provocati dalle varie promozioni (Primavera neroverde e quella della Pallacanestro Reggiana) hanno mandato in tilt le biglietterie e c’è chi sostiene che a un certo punto sono stati distribuiti biglietti senza nome e cognome e anche tagliandi della Reggiana.
Di questa situazione è stato anche informato il questore Domenico Savi che si è attivato per verificare come sono andati realmente i fatti. I tifosi, nel frattempo, stanno anche pensando di presentare un esposto al Prefetto.
Il Sassuolo, invece, ritiene di aver risolto tutti i problemi legati alla cessione dei biglietti nominali.