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Alonso: «È un’ottima pista qui nel 2013 abbiam vinto»

di Davide Casarotto
Alonso: «È un’ottima pista qui nel 2013 abbiam vinto»

Nel team Ferrari si prova a guardare avanti dopo il ribaltone al vertice ma è in casa Mercedes che si pensa in grande, Hamilton punta al terzo successo

17 aprile 2014
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Il sole sorge a Oriente e il fatto che in questo weekend si corra in Cina sembra essere quasi una premonizione per la Ferrari, che proprio dall’avveniristico circuito di Shanghai vede sorgere un nuovo ciclo. L’addio del team manager Stefano Domenicali è arrivato a inizio settimana e diviene inevitabilmente l’argomento principale di discussione all’interno del paddock.

Al muretto della Rossa ci sarà il volto nuovo di Marco Mattiacci, la scelta del presidente Luca Cordero di Montezemolo per dare la svolta a una situazione tecnica che lo stesso numero uno di Maranello, presente allo scorso appuntamento in Bahrain, aveva lasciato intuire di non poter tollerare oltre.

«Tirare fuori il massimo». A Mattiacci il lavoro non mancherà: ci sono da rimotivare piloti, squadra e tecnici che vedono materializzarsi, anche con le nuove regole, la possibilità di una stagione a inseguire gli avversari da lontano, come nel 2013. «A Domenicali purtroppo sono mancati i risultati negli ultimi anni, anche se da direttore sportivo ha vinto tre campionati del mondo e ne ha persi altrettanti all’ultima gara – ha spiegato Montezemolo tornando a commentare l’avvicendamento al muretto della Rossa – la sua decisione di dimettersi è da rispettare perché ha anteposto gli interessi dell’azienda a quelli personali».

« Mattiacci? Ho scelto lui per non puntare su qualche mercenario della Formula 1 che gira da una squadra all’altra – precisa Montezemolo –, lui è stato il numero uno della Ferrari negli Usa, il nostro mercato di riferimento. Èun buon manager e dovrà gestire 700 persone. Deve tirare fuori il massimo del grande potenziale che ha la Ferrari, facendo lavorare bene tutti i tecnici».

I piloti. Per ora nessun commento in merito dai piloti, con Fernando Alonso che twitta avvisando del suo avvenuto arrivo in Cina. «Oggi (ieri, ndr) giorno di riposo. Domani si comincia a lavorare. Su un’ottima pista e con in testa la vittoria ottenuta proprio qui l’anno scorso». Insomma l’asturiano prova a pensare positivo e a risollevarsi il morale, che non è sicuramente alle stelle visto il valore delle ultime uscite.

Ancora Mercedes? Se l’avvicendamento in Ferrari permea di curiosità la vigilia da domani, assorbita la novità, torneranno a parlare (col loro suono tanto criticato) i motori e l’attenzione tornerà a concentrarsi sul monitor dei tempi e sulle prestazioni delle vetture. La supremazia mostrata dalla Mercedes e dai suoi piloti nelle prime tre prove difficilmente verrà messa in discussione in Cina a meno di eventi clamorosi. E nel box della Casa della stella a tre punte il morale ’ alto, come ha twittato ieri Lewis Hamilton. «È bello staccare la spina e prendersi una pausa ma confesso di non vedere l’ora di tornare nell’abitacolo – cinguetta il britannico –. Voglio spingere al massimo in questo week-end per mettere in fila una tripletta di vittorie».

Hamilton infatti arriva dalle nette affermazioni in Malesia e Bahrain e si prepara ad accorciare ulteriormente il margine di nove punti che lo separa nella classifica iridata piloti dal compagno di team Nico Rosberg, con cui nel finale di Sakhir ha dato vita a un duello spettacolare.

Vettel sfida le star. Se Alonso si riposa e Hamilton si carica in vista della gara il campione uecente Sebastian Vettel (Red Bull) si è dedicato ad un evento promozionale, che l’ha visto confrontarsi con alcune celebrità cinesi alla guida di una vettura di serie. Il campione in carica ha corso contro Jimmi Lin, star del cinema, Pan Xiaoting, giocatore di biliardo, e Yao Jinbo, affarista. Il tedesco si è aggiudicato quattro delle cinque gare in programma non lesinando l’impegno e dichiarando alla fine di essersi divertito. E imponendosi con una facilità che ha solo sognato nelle prime tre gare di Formula 1. Il dominio delle scorse stagioni per ora sembra un ricordo molto lontano.

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