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«Stiamo vivendo una gioia immensa»

«Stiamo vivendo una gioia immensa»

L’allenatore Paolo Ragazzi esulta per la salvezza: «Siamo stati bravissimi a non fallire nei due scontri diretti in casa»

17 aprile 2014
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CORREGGIO. La matricola Correggio ce l'ha fatta, per la prima volta raggiunge la salvezza nella massima serie di hockey pista (nella precedente occasione la squadra retrocedette subito in A2). Martedì sera, nell’ultima gara di campionato, i biancorossoblù sono usciti sconfitti – come prevedibile – dalla pista di Bassano (9-2); ma i rivali dell'Spv Viareggio (staccati di due punti in classifica) non sono riusciti a ottenere sconti dai cugini del Cgc Viareggio, che nel derby cittadino li ha battuti per 7 a 4. Ultima in classifica, l'altra matricola Spv Viareggio è retrocessa.

«Al termine della partita - racconta il tenico correggese Paolo Ragazzi - appena appreso della sconfitta dell’Spv Viareggio, per noi è cominciata la festa: abbiamo esultato, giocatori e una decina di tifosi assieme, in campo. Poi naturalmente tutto è proseguito al ristorante. Per noi è stato come vincere lo scudetto».

Non è mancato qualche momento di apprensione, quando sembrava che l’Spv potesse rimontare e aggudicarsi il match – in quel caso a retrocedere sarebbero stati i correggesi (ai quali, per salvarsi, sarebbe bastano arrivare a pari punti in virtù della migliore differenza reti negli scontri diretti). Poi la grande paura è passata.

Ora non resta che godersi la gioia: «Stiamo vivendo una soddisfazione immensa - rivela - per un grande risultato arrivato al termine di una stagione non facile. Sapevamo delle difficoltà, derivanti dalla differenza tra i grandi club professionistici e una realtà come Correggio. Il nostro merito è stato quello di non sbagliare le due partite fondamentali della stagione: i confronti diretti casalinghi. L’Spv Viareggio ne ha sbagliato uno... ed è retrocesso, nonostante secondo me fosse più forte di noi».

Non possono mancare, infine, i ringraziamenti. Ragazzi cita naturalmente Samuele De Pietri, eccezionale con i suoi 63 gol personali (titolo di vicecapocannoniere e record personale in carriera) ma vuole parlare prima di tutto di Mattia Carboni, dal quale ha rilevato la panchina a stagione in corso; tra i due ci sono grande stima e affetto: «La mia soddisfazione è che, se lui lo vorrà, gli riconsegnerò la squadra lasciandogliela in A1. Ma vorrei ringraziare tutti, dai preparatori al meccanico, dai giocatori alla società fino ai tifosi, perché questa è una vittoria di tutti».

Massimo Bassi