Gazzetta di Reggio

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Al Borelli con la Lucchese ma il campo è vergognoso

di Wainer Magnani
Al Borelli con la Lucchese ma il campo è vergognoso

Il presidente Lazzaretti è intenzionato a giocare la sfida decisiva a Correggio ma il manto erboso è ridotto a un campo di patate, meglio emigrare a Carpi

18 aprile 2014
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CORREGGIO. La Correggese ha vinto la partita più importante contro il Mezzolara e ora è a più due sulla Lucchese. Domenica 27 aprile, dopo le festività pasquali, sarà in trasferta contro la Massese, che ieri ha fermato la Lucchese, prima di affrontare la sfida che quasi certamente deciderà il campionato.

Pur facendo tutti i calcoli delle probabilità, la Correggese domenica a Massa avrà a disposizione due risultati su tre, tenendo conto che la Lucchese sicuramente farà bottino pieno contro il Forcoli. Il che significa che Correggese e Lucchese arriveranno al confronto diretto con l’obbiettivo di giocarsi tutto in novanta minuti. Per assurdo la Correggese potrebbe anche perdere a Massa e ritrovarsi in ritardo di un punto perchè alla fine si giocherà la promozione al Borelli. Già, il Borelli. E’ proprio questo il nocciolo del problema.

Il presidente Claudio Lazzaretti ha dichiarato a più riprese di voler giocare questa partita a Correggio. Decisione sacrosanta, giusta e saggia. Sarebbe un affronto per i tifosi, per la società e per i correggesi andare a giocare la partita della vita al Cabassi di Carpi.

La società è pronta ad aumentare la capienza della tribunetta per gli ospiti per ospitare dai 500 ai 600 tifosi lucchesi. Se non saranno sufficienti per l’esodo che i tifosi rossoneri hanno annunciato, peccato ma “prendere o stare a casa”. E’ vero, il questore per motivi di ordine pubblico potrebbe decidere di giocare altrove questa sfida ma sarebbe uno sgarbo che la Correggese e il presidente Lazzaretti non meritano.

Correggese-Lucchese, la partita che dovrà sancire l’apoteosi dei biancorossi, si deve giocare allo stadio Borelli. Punto e basta.

C’è un solo motivo per cui varrebbe la pena cambiare sede e fa riferimento al terreno di gioco che ieri sembrava più un campo di parrocchia, non degno di una società che vuole ambire al professionismo. Un terreno di gioco sconnesso, pieno di buche, irregolare tanto che Luppi e compagni hanno dovuto prima cercare di superare questi avvallamenti e poi combattere contro Cicerchia e compagni.

Di chi la responsabilità? La colpa non ha genitori ma è bene che qualcuno prenda seri provvedimenti perché non si può giocare la prossima partita che vale una stagione su un terreno di gioco come quello visto ieri. Poi è evidente che conterà più la vena ispiratrice di Luppi, le geometrie di Selvatico, le chiusure di Zini per battere la Lucchese ma il “campo di patate” del Borelli è penalizzante per la Correggese.