Gazzetta di Reggio

Sport

«Meritiamo l’attenzione dei nostri amministratori»

di Linda Pigozzi
«Meritiamo l’attenzione dei nostri amministratori»

Ivan Paterlini: «Con amarezza constatiamo che il basket non interessa al Comune anche se la Grissin Bon ha fatto grandi cose e punta a vincere l’Eurochallenge»

18 aprile 2014
5 MINUTI DI LETTURA





REGGIO. «La prossima settimana ci giocheremo la Final Four di una manifestazione europea e lo dobbiamo fare a Bologna perché l’amministrazione comunale non è interessata al basket e non ha mai voluto investire nel palasport».

Nessun tono polemico nella voce del presidente della Pallacanestro Reggiana Ivan Paterlini ma solo «tanta amarezza nl constatare lo scarso interesse degli amministratori verso una società come la nostra che si sta impegnando al massimo e sta facendo tante cose positive».

Ultima e solo in ordine temporale la Final Four d’Eurochallenge. Credete possibile mettere in bacheca il vostro primo trofeo continentale?

«Certo. Ci teniamo tantissimo a portare il nome di Reggio in alto in Europa. Intanto pensiamo a vincere la semifinale con la squadra turca (il Royal Hali Gaziantep, ndr) poi penseremo alla coppa. Non sarà facile avere la meglio dei turchi perché sappiamo bene che in una gara secca tutto è possibile, ma noi ci crediamo».

La pensa così anche la squadra?

«I ragazzi sono molto carichi. Ho potuto notare che ci tengono tanto a conquistare questo storico risultato. E ci teniamo anche noi e non solo per motivi sportivi. Qualificarsi per la finale significherebbe rientrare dei costi sostenuti per l’organizzazione della Final Four».

Si parla di un impegno economico vicino ai 170mila euro...

«Tenevamo moltissimo a organizzare la fase finale dell’Eurochallenge e ci siamo presi il rischio a metà con Best Union (la società organizzatrice d’eventi, già partner del club biancorosso, con cui la Pallacanestro Reggiana ha fondato una join venture per l’organizzazione della Final Four, ndr). Per ora il pubblico sta rispondendo bene, speriamo di vedere tantissimi reggiani a Bologna».

Un palaDozza tutto biancorosso?

«Se andremo in finale mi aspetto di vedere almeno i 3500 del palaBigi e in più anche tanti altri».

Quanto brucia non poter disporre in città di un impianto adatto a ospitare questa fase finale di coppa?

«Tantissimo. E non mi spiego l’ostinarsi dell’amministrazione comunale a non voler rinnovare un impianto come il palaBigi che sarebbe a servizio non solo della pallacanestro e dello sport ma di tutta la città».

Il progetto che avete ultimato nel gennaio scorso è destinato quindi a restare nel cassetto, come quello di un palasport tutto nuovo nell’area accanto ai Petali?

«In passato, quando ancora non c’era questa crisi, ci fu la possibilità di costruire un palasport nuovo e moderno, ma non se ne fece nulla. Ora abbiamo pronto questo progetto di ristrutturazione del Bigi ma è impensabile che la nostra società si faccia totalmente carico dei costi».

Sarebbe davvero uno sforzo fuori portata per il club?

«Dovremmo accendere un mutuo e questo vorrebbe dire indebitare la Pallacanestro Reggiana per trent’anni. Vediamo se la prossima amministrazione comunale avrà voglia di investire nello sport e non solo, visto che la struttura potrebbe ospitare concerti, manifestazioni, congressi. Anzi, diamo sin da ora appuntamento per valutare il nostro progetto ai nuovi amministratori, sperando che si interessino alla pallacanestro».

Eppure tutta Italia sta guardando a voi, soprattutto dopo il colpo di mercato dell’ingaggio di Amedeo Della Valle..

«L’ho visto in nazionale e mi è parso già a un buon punto, vedremo come si inserirà in questo gruppo. Ho potuto parlargli quando ha firmato il contratto con noi. Mi è sembrato molto determinato nel chiedere di essere messo alla prova. Ha scelto noi perché sa come li trattiamo qui, i giovani...».

Questa stagione raccogliete ancora soddisfazioni su questo fronte. Cosa pensa dei ragazzi lanciati da questa Grissin Bon?

«Tanto bene di tutti. Silins, Cervi, Pini e, per quello che abbiamo potuto vedere, anche Mussini hanno fatto tante cose positive. Ogni stagione decidiamo di puntare su qualche giovane, ci sono annate in cui le cose non sono andate benissimo, quest’anno invece nessuno ha deluso le aspettative. Del resto lo stesso Della Valle mi ha detto di aver scelto il nostro club perché non ha paura di rischiare sui giovani».

Su Silins si è scatenato pure l’interessamento degli scout dell’Nba. Che soddisfazione sarebbe per voi veder entrare uno dei vostri ragazzi nella prima lega statunitense?

«Se ci riuscirà, meglio per lui. Sono sincero, a me dispiacerà vederlo andare via: è un bravissimo ragazzo e un buon giocatore che è migliorato tanto durante la stagione».

Il record di punti in carriera Ojars Silins l’ha fatto registrare nel match d’andata con Pesaro che domani sbarcherà in via Guasco. Gara facile solo sulla carta?

«E’ una partita importante che va assolutamente vinta per poter essere tranquilli in chiave qualificazione ai play off. Abbiamo bisogno di due vittorie, quindi dobbiamo metterci avanti con Pesaro (ride, ndr). E’ vero che attualmente la squadra marchigiana è ultima in classifica ma resta un’avversaria che non va sottovalutata visto che ha ancora speranze di salvarsi. Immagino che a Reggio darà tutto per provare a vincere e noi dovremo stare molto, molto attenti a non commettere passi falsi».

Che avversaria spera di incontrare al primo turno dei play off?

«Innanzi tutto speriamo di non finire in ottava posizione, in modo tale da evitare Milano che quest’anno è davvero fortissima. Se, come spero, riuscissimo a chiudere al settimo posto, spero di incontrare Siena che con quel che sta succedendo potrebbe avere cali di concentrazione nel momento cruciale della stagione».

La gestione finanziaria della Mens Sana Siena è in queste ore sotto la lente della Finanza che sta indagando per bancarotta fraudolenta. Un risvolto inaspettato?

«Se penso alle spese folli fatte da questo club negli ultimi anni non posso che arrabbiarmi. Ha dominato il campionato per tanti anni, spingendo al massimo e di fatto mettendo nei guai tante altre società che non potevano permettersi di tenere il passo e investire tutti i loro soldi. Spero che le indagini facciano luce su quanto accaduto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA