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«Non è mai facile giocare la partita che vale la stagione»

«Non è mai facile giocare la partita che vale la stagione»

CORREGGIO. Di solito mister Massimo Bagatti sorride quando vince, questa volta no. «Sono solo molto stanco - spiega l'allenatore biancorosso - era una partita difficilissima e fondamentale per il...

18 aprile 2014
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CORREGGIO. Di solito mister Massimo Bagatti sorride quando vince, questa volta no. «Sono solo molto stanco - spiega l'allenatore biancorosso - era una partita difficilissima e fondamentale per il nostro futuro e la tensione si è fatta sentire anche su di me. Non è mai facile giocare una partita sapendo che potrebbe essere decisiva per il tuo destino. Abbiamo vinto ed ora abbiamo la certezza di potercela giocare il 4 di maggio. Senza logicamente dimenticare che dobbiamo incontrare prima la Massese».

«Sono soddisfatto – prosegue il tecnico – perché abbiamo compiuto un giro intero senza mai perdere, ci siamo rifatti della sconfitta dell'andata contro il Mezzolara e abbiamo giocato un'ottima partita. Abbiamo rischiato poco e nulla se non l'occasionissima che Noci ha mandato in corner. All'inizio siamo sembrati poco omogenei ma avevamo di fronte il Mezzolara che è un'ottima squadra. Ripartono veloci con degli ottimi fraseggi e non sono facili da tenere a bada. Ora bisognerà cercare di non perdere a Massa e di gestire al meglio i quattro diffidati che abbiamo. Bazzani? La sua assenza ci ha spiazzato ma meglio così, non c'era neppure contro la Lucchese».

«Dopo diverso tempo sono tornato al gol - spiega un soddisfatto Riccardo Paganelli - mi mancava. Sono arrivato a nove e spero nelle prossime due partite di poter arrivare alla doppia cifra. Ora abbiamo due punti di vantaggio sulla Lucchese e dieci giorni per preparare la partita di Massa. Questo ci da un po' di tregua in un campionato lungo e difficile. Nelle ultime partite non ho giocato molto ma non mi interessa, l'importante è stato entrare e fare il mio dovere. Poi stare fuori non piace a nessuno ma nessuno di noi si è mai lamentato perché facciamo parte di un gruppo che ha imparato a soffrire e gioire insieme».

«La palla l'ho toccata - commenta Niccolò Gucci - prima che entrasse in rete e stavolta ci mancava solo che fischiasse il fuorigioco. Scherzi a parte Selvatico l'ha calciata bene e forse andava dentro ugualmente ma io ci ho provato, è istintivo».

«Diciamo che questa volta ho fatto un bell'intervento - rimarca il portiere Alessandro Noci - che forse ha cambiato le sorti della partita. Se la palla fosse entrata forse sarebbe finita diversamente e ci saremmo complicati la vita non poco. Così non è stato e sono soddisfatto di aver mandato la sfera in corner. Abbiamo sofferto perché il Mezzolara nei minuti finali ha attaccato a più non posso per cercare di recuperare il risultato, hanno preso fiducia calciando una serie di corner. Alla fine abbiamo avuto la meglio noi e siamo riusciti a vincere, ma non è stato per nulla facile».

«Stiamo facendo qualcosa di straordinario - il centrocampista Stefano Selvatico - è vero che il nostro obiettivo era di vincere per giocarci il campionato a maggio ma contro il Mezzolara non è stata una passeggiata. Ci siamo riusciti ed ora abbiamo la certezza di poter rendere il 4 di maggio una giornata storica. Tifosi? Ci sta che dalle tribune arrivino dei commenti e delle critiche. Inizialmente loro ci hanno attaccato e per noi è stato difficile cercare di macinare gioco. Di conseguenza capisco anche le critiche».

«All'inizio eravamo piuttosto tesi - il difensore Danilo Zini - perché la posta in palio era molto alta. Siamo stati bravi nel soffrire nei primi venti minuti e altrettanto bravi nello sbloccare la partita con il gol di Gucci e raddoppiare con Paganelli. Adesso abbiamo la certezza che potremo far avverare questo nostro sogno il 4 di maggio. Poi sinceramente quando una squadra ha in campo un giocare come Luppi tutto è diverso».

Mara Bianchini