Gazzetta di Reggio

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Dopo il Mapei, ora un tabù è il Palabigi

di Wainer Magnani
Dopo il Mapei, ora un tabù è il Palabigi

Alle polemiche dei tifosi della Grissin Bon seguono quelle dei tifosi del Sassuolo, esclusi dal match con Pesaro

22 aprile 2014
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REGGIO. Si potrebbe dire “questo matrimonio non s’ha da fare” oppure semplicemente che è molto complicato riuscire a combinare le esigenze dei tifosi del Sassuolo con quelli della Pallacanestro Reggiana. A rendere un tormentone questa doppia promozione ci sono gli ostacoli determinati dal biglietto nominale per il calcio e dalla ridotta capienza del Palabigi. Sta di fatto che se in occasione della partita di serie A tra Sassuolo e Cagliari a urlare di rabbia sono stati gli sportivi della Grissin Bon che avevano acquistato i biglietti o il pacchetto per l’Eurochallenge ma sono rimasti fuori dal Mapei Stadium o sono entrati a metà partita, ora sono gli abbonati del Sassuolo a sentirsi mortificati per non aver potuto assistere alla sfida di sabato sera tra Grissin Bon e Pesaro.

La motivazione adottata dalla società fa riferimento al fatto che erano già esauriti i posti in gradinata destinati a questa promozione.

Comprensibili le lamentele di molti sportivi reggiani e sassolesi che sabato sera si sono presentati ai botteghini ma sono poi dovuti tornare a casa perché non c’era più posto.

Va anche rimarcato che la Pallacanestro Reggiana aveva precisato che gli ingressi gratuiti per gli abbonati del Sassuolo erano limitati ma il principio del “chi prima arriva meglio alloggia” è certamente discriminante e poco simpatico. Il vero problema è che il palaBigi ha posti ridotti, soprattutto di gradinata.

Come si usa dire: piove sul bagnato dato che questo accordo tra Pallacanestro Reggiana e Sassuolo, lo ricordiamo, aveva suscitato la presa di posizione polemica degli ultrà granata (Teste Quadre e Gruppo Vandelli) per il messaggio implicito che conteneva questa iniziativa: indicare nel Sassuolo il punto di riferimento del calcio reggiano. Un concetto che la Pallacanestro Reggiana ha teso a chiarire attraverso l’Ad Alessandro Dalla Salda: «E’ solo un’opportunità per i nostri tifosi, un’iniziativa di marketing che nasce da una matrice comune: lo sponsor Mapei». Sta di fatto che questa opportunità all’atto pratico ha prodotto più disagi che vantaggi. Se ciò non bastasse ad alimentare le polemiche c’è da registrare un episodio che fa riferimento ad alcuni striscioni, posti nei punti strategici della città, che invitavano i reggiani ad andare a Bologna per sostenere la squadra nell’Eurochallenge. Mani ignote tra giovedì e venerdì avrebbero tolto i “lenzuoli” appesi all’altezza della rotonda dell’acquedotto in via Gorizia, nel sovrappasso pedonale nei pressi dell’hotel Astoria, a Cavazzoli e in zona Campovolo.