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«Mi dispiace per Zini ma tifo Lucchese»

«Mi dispiace per Zini ma tifo Lucchese»

L’ex granata Massimiliano Mei: «La Correggese è più forte come gruppo ma noi rossoneri abbiamo una grande tradizione»

23 aprile 2014
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REGGIO. Massimiliano Mei, ex granata fresco di promozione in Prima divisione con il Real Vicenza, scambia due chiacchiere sul duello tra Correggese e Lucchese, lui che è un cuore rossonero ma che ha nel club del presidente Claudio Lazzaretti un amico ed ex compagno di squadra come Danilo Zini.

Intanto complimenti per la stagione da favola con il suo Real Vicenza.

«Sono contento. E' andata bene, oltre ogni mia più rosea aspettativa: non avrei mai immaginato di centrare la promozione a due giornate dalla fine del campionato. Mister Lamberto Zauli ha poi portato quel pizzico di professionalità che serviva per questo obiettivo».

Ora non le resta che fare il tifo per i suoi ex compagni di squadra, Danilo Zini in primis...

«Che dice, io sono un tifoso rossonero (Lucchese, ndc). Proprio ieri mattina ho sentito Danilo e gli ho chiesto di lasciarci vincere il campionato... A parte gli scherzi, avendo visto la partita di andata a Lucca, la Correggese mi ha fatto un'ottima impressione: una squadra solida, organizzata che a distanza di un girone intero ha confermato il mio giudizio. Ho fatto di persona i complimenti a mister Bagatti che già conoscevo».

La sfida tra Correggese e Lucchese è dunque un derby per lei?

«Più o meno sì. Non è un segreto che quando finisco di giocare, il primo risultato che chiedo è la Reggiana e poi la Lucchese, che se dovesse essere promossa in C, sarei il più felice di tutti, con tutto il bene che posso volere a Danilo Zini. Però...»

Però?

«Correggio è una realtà piccola che sta facendo bene, ma noi lucchesi abbiamo una tradizione prestigiosa alle spalle. La Correggese può aspettare un anno, no? (ride, ndc)».

Chi l'ha impressionata maggiormente della Correggese che ha vinto contro la Lucchese?

«Tutta la compattezza del gruppo. Ma se devo fare un nome, dico Sabotic. Ho saputo che è seguito da tante squadre di categoria superiore. Luppi? Troppo facile fare il suo nome...».

Danilo Zini si sta dimostrando ancora un grande difensore, vero?

«Assolutamente. Credo che il suo mattone a questa stagione della Correggese l'abbia portato anche lui».

Qual è a suo avviso il punto di forza della Lucchese?

«Premesso che ho visto solo quella partita, credo che Tarantino e Chianese siano due giocatori importanti, che da veri professionisti possono fare la differenza con una sola giocata».

Ma una volta il sogno di Masimiliano Mei non era quello di giocare in rossonero?

«Ogni estate i giornali, forse perchè sono di Lucca, mi accostano alla Lucchese. Quest'estate mi cercarono, a dir la verità, però ero già in parola con il Real Vicenza».

Qual è la sua situazione contrattuale con il Real Vicenza?

«Siamo tutti in scadenza a parte tre ragazzi delle giovanili».

Quindi, fatti i dovuti scongiuri, aspetta la promozione in C per vestire la casacca del cuore?

«Beh, intanto mi devono volere ancora. Per il prossimo anno non so niente. Io sono contento di aver vinto questo campionato, ma se devo dire la verità non baratterei le emozioni vissute la passata stagione a Cuneo con la maglia della Reggiana rispetto a quelle vissute quest'anno per la vittoria del campionato. Una salvezza ai play out che mi ha particolarmente gratificato».

Perchè?

«Qui è già tanto se trovi una breve sul Corriere dei Piccoli. Non ti riconosce nessuno, non ci sono gli ultrà... si sta bene, ma è un altro mondo. La Lucchese? Si vedrà, è ovvio che mi piacerebbe tantissimo giocarci».

Come finirà il duello Correggese-Lucchese? Assisterà all'incontro il 4 maggio al Borelli?

«Putroppo quella domenica giocheremo anche noi. Però so che da Lucca stanno organizzando un bell'esodo e sono tutti pronti. Indipendentemente da come finirà la penultima giornata, la Lucchese deve vincere a Correggio. Da tifoso rossonero mi auguro di portarla a casa. Per Danilo invece sarebbe una bella soddisfazione e una rivincita dopo una stagione difficile».

Roberto Tegoni

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