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«Abbiamo già affrontato partite così importanti»

«Abbiamo già affrontato partite così importanti»

Riccardo Cervi esclude che la Grissin Bon scenda in campo condizionata «Siamo concentrati al punto giusto, vogliamo sfruttare questa occasione»

24 aprile 2014
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REGGIO. «E’ una partita importante, ma come altre che abbiamo già affrontato. La prepareremo al meglio, senza timore».

Appare assolutamente sereno Riccardo Cervi in vista della semifinale di domani al PalaDozza di Bologna, nella prima giornata delle Final Four di Eurochallenge; in cui la sua Grissin Bon sfiderà i turchi del Royal Hali Gaziantep.

Per il giovane e reggianissimo pivot non è la prima finale europea in assoluto, ma la prima a livello di club; quasi tre anni fa Cervi aveva infatti giocato la finalissima degli Europei Under 20 con la Nazionale italiana, perdendo contro la Spagna del fenomeno Nikola Mirotic; a Bilbao.

Ora però è una questione ben diversa: Riccardo è il centro titolare della squadra della sua città, arrivata per la prima volta nella storia biancorossa ad un ultimo atto di una manifestazione europea, questa Eurochallenge che sta generando sempre più attenzione in terra reggiana.

Sentite la tensione per le Final Four?

«Andiamo con ordine e pensiamo alla semifinale. E’ una gara molto importante, lo sappiamo bene tutti quanti, ma non più di altre che abbiamo già giocato».

Tutto tranquillo, quindi?

«Vogliamo ovviamente fare molto bene e stiamo lavorando proprio per quello, senza alcun tipo di preoccupazione a condizionarci».

Avete già iniziato a studiare gli avversari?

«Lo staff tecnico ci lavora da tempo, noi stiamo incominciando ad analizzare i video».

La serenità va bene, ma è comunque un’occasione speciale, no?

«Questo senza dubbio, lo sappiamo bene e vogliamo fare del nostro meglio».

Anche perché avrete con voi un esercito di tifosi biancorossi...

«Ho visto che le prevendite stanno andando bene, ci fa molto piacere che tanta gente ci segua in questa avventura particolare».

Con queste Final Four di Eurochallenge inizia per la Grissin Bon un periodo a ritmo serrato, dopo un aprile abbastanza tranquillo. Vi ha aiutato questo mese di relativo scarico rispetto a quelli precedenti?

«Bisognerebbe chiederlo a chi è riuscito a riposarsi perché non è andato in Nazionale, mica a me.... Scherzi a parte, credo che questo periodo meno congestionato sia stato utile alla squadra per preparare al meglio questa fase importante».

Sinora in Eurochallenge ha giocato bene. L’aiuta anche il metro arbitrale più tollerante rispetto a quello del campionato italiano?

«Di sicuro mi trovo a mio agio con questo metro, in queste competizioni internazionali il gioco è sicuramente più fisico ed io sinora sono riuscito a far bene».

Lei arriva da un ottimo periodo. Cosa è cambiato?

«Prima di tutto, non ho avuto grandi problemi fisici, sto abbastanza bene e questo è importantissimo».

A parte questo, appare molto più sicuro. E anche gli arbitri la prendono meno di mira. È così?

«Io sono abbastanza contento di come sto giocando, dello spazio che sto avendo e del contributo che sto portando alla squadra. La cosa più importante però è un’altra».

Quale?

«Le vittorie della mia squadra, altrimenti tutto il resto serve a poco. In questo periodo siamo andati abbastanza bene, sul campo, quindi sono contento».

Adriano Arati