Gazzetta di Reggio

REGGIO. C’è chi le Final Four di una coppa europea le ha avute nel proprio “orizzonte” quasi ogni stagione come Kaukenas e quelli, la netta maggioranza, che di finali e trofei da professionisti non ne hanno ancora vinto nessuno.

Michele Antonutti, capitano e “barometro” della squadra biancorossa è uno di questi.

«Una grande parte del gruppo vive questa gara con grande carica - racconta l’ala reggiana - forse il rischio è quello di andare in “over”, aver voglia strafare, andando così a complicarsi le cose. È importante per noi fare le cose giuste, quello che serve alla squadra, preparandoci sulle cose semplici, partendo dalla difesa: è da lì che noi prendiamo il ritmo e la confidenza per avere poi fluidità in attacco, lo sappiamo».

I biancorossi arrivano al match in ottime condizioni psicologiche, sulla scia della “scampagnata” contro Pesaro e con una bella ipoteca sui play off.

«Dopo la gara con Pesaro abbiamo avuto una buona settimana di allenamenti: ho visto un gruppo determinato, aspettiamo con giusta carica quest’ultimo appuntamento europeo».

Un cammino lungo quello che ha portato la Grissin Bon alla sua prima Final Four europea, che prima del “Madison” di Bologna ha visto i biancorossi impegnati in trasferte non sempre agevoli, su alcuni dei campi della periferia del basket europeo.

«All’inizio tutti hanno preso questa coppa un po’ in sordina. Si veniva al martedì, magari se proprio non si aveva altro da fare (ride, ndr), ma ora anche i nostri tifosi si sono accorti che a questo punto abbiamo davanti solo squadre di livello e l’interesse e il clima si sono accesi. Dopo i sacrifici e le sfacchinate che abbiamo fatto durante la stagione, ora il pubblico può darci una grande forza».

Tra le tante complicazioni che possono precedere la sfida con i turchi ce n’è una che grava solo con il capitano: il “problema” della coppa.

«In settimana mi hanno fatto sollevare solo la Coppa del nonno, il gelato intendo. Così evito di pensarci troppo...». (d.v.)

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