Gazzetta di Reggio

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Nuoto, in dirittura d’arrivo l’accordo fra il Csi e Onde Chiare per la gestione degli impianti

 Nuoto, in dirittura d’arrivo l’accordo fra il Csi e Onde Chiare per la gestione degli impianti

Paolo Bellei: “La Fondazione fa quello che può e le società sportive devono fare i conti con tariffe di utilizzo degli impianti ormai insostenibili”

25 aprile 2014
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I costi aumentano e la Fondazione per lo Sport fa sempre più fatica a far fronte alle esigenze di tutto il movimento sportivo, in particolar modo a quello legato agli sport d’acqua, tant’è che si vede costretta a “girare” una buona parte dei costi sulle stesse società sportive che, a loro volta, si vedono schiacciate da una situazione che va risolta il prima possibile per non arrivare al collasso. A tal proposito il Csi Nuoto Ober Ferrari sta da tempo lavorando su un progetto di stretta collaborazione, finalizzato alla razionalizzazione dei costi e al miglior sfruttamento degli impianti, con Onde Chiare, con la quale è in procinto di suggellare un accordo ad ampio raggio nella gestione delle strutture sportive e dell’attività legata alla promozione degli sport d’acqua, compresa l’attività agonistica. A tal proposito, per capire meglio cosa sta accadendo e quali saranno i termini dell’accordo che verrà sottoscritto a giorni, abbiamo incontrato Paolo Bellei, responsabile del settore nuoto del Centro Sportivo.

Signor Bellei qual è la consistenza del settore nuoto del C.S.I. reggiano?

“L’attività promozionale e agonistica del settore nuoto ha da sempre rivestito una grande importanza per il Comitato provinciale del Centro Sportivo Italiano che attualmente annovera ben 11 mila tesserati legati agli sport d’acqua. Quelli gestiti direttamente dalle società sportive Csi Ober Ferrari e Csi Nuoto Correggio sono circa tremila, oltre al settore agonistico CSI/FIN, per il quale gareggiano 100 atleti di livello medio-alto. Inoltre, abbiamo in gestione la piscina di via Gattalupa; insomma, un movimento che presenta numeri davvero importanti.”

Come mai avete pensato ad una collaborazione con Onde Chiare?

“Essenzialmente per due motivi. Tanto per iniziare, il mondo del nuoto è profondamente cambiato negli ultimi anni anche a causa della profonda crisi economica che obbliga le famiglie a scegliere a che cosa rinunciare; per questo motivo servono esperienza, professionalità e una gestione che tende all’ottimizzazione delle risorse. In secondo luogo, dobbiamo fare i conti con una situazione impiantistica ormai obsoleta e non più rispondente alle esigenze dell’utenza. L’amministrazione pubblica ha trascurato il nodo piscine delegando alla Fondazione per lo Sport la risoluzione di ogni problematica. Peccato che la stessa Fondazione non abbia la bacchetta magica e con le poche risorse di cui dispone fa quello che può, con l’evidente ed ormai insostenibile aumento delle tariffe per l’utilizzo degli impianti. Crediamo pertanto che l’esperienza gestionale di Onde Chiare sia molto utile per affrontare situazioni di vera emergenza. Infine, con questo nuovo sodalizio, ci proponiamo come validi interlocutori della Fondazione per la gestione di ogni tipo di impianto, piscine comprese.”

Quindi, quali sono le prossime tappe e i programmi per la prossima stagione?

“Il protocollo di intesa parla di una strategia che svilupperà i propri effetti per almeno un quinquennio; stiamo parlando quindi di una programmazione a medio periodo, che tenderà a offrire tutta una serie di proposte articolate e rispondenti alle nuove esigenze, cercando di recuperare qualità e quantità a 360°. La promozione dell’attività sportiva per i più piccoli sarà la nostra priorità assoluta, ma interverremo anche con proposte concrete rivolte agli adulti, ai disabili, alle scuole e tutti gli appassionati del nuoto (masters)”.

Si parla tanto di agonismo ad alto livello... Quali sono le vostre proposte a riguardo?

“Nel corso degli anni abbiamo costruito una bella realtà: i ragazzi stanno ottenendo discrete soddisfazioni anche a livello nazionale (Matteo Bertoldi ha fatto parte della rappresentativa azzurra ndr). Ora però i conti non tornano più: l’assessore allo sport vanta i risparmi che il Comune ha incassato, dimenticando di dire che le tariffe per l’utilizzo degli impianti sono cresciute a dismisura negli ultimi tempi. Le società sportive non reggono più e devono fare delle scelte. Abbiamo spiegato ai genitori che solamente unendo le forze con altre realtà sulla piazza riusciremo a far quadrare i conti. Noi proporremo quindi un’attività agonistica promozionale che parteciperà ai circuiti CSI e FIN con un programma di allenamenti compatibile con le nostre risorse, senza gravare ulteriormente sulle famiglie”.