Gazzetta di Reggio

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«Sono felice, è la mia prima finale»

«Sono felice, è la mia prima finale»

Il play Cinciarini dolorante a fine-gara, sarà oggi sottoposto ad accertamenti

26 aprile 2014
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BOLOGNA. «E' la prima finale della mia carriera, e della nostra società, siamo contentissimi e domani ci aspettiamo altre migliaia di reggiani a sostenerci». Sprizza orgoglio e stanchezza Andrea Cinciarini. «Sono contentissimo, per me e per il 90% dei miei compagni questa è la prima volta in carriera che arriviamo ad una finalissima, e lo stesso vale per la nostra società. È un grande obiettivo che raggiungiamo, e domani vogliamo fare del nostro meglio, ci aspettiamo di avere con noi tantissimi tifosi da Reggio, li vogliamo qui con noi per sostenerci in questo appuntamento importantissimo».

Adesso, è il momento di ritrovare energie, visto che si torna in campo fra poche ore: «dobbiamo riposare, e iniziare subito a studiare i nostri avversari, dobbiamo recuperare energie e forze, ci aspetta un'altra grande gara». Oggi Cinciarini sarà sottoposto ad accertamenti al polpaccio dolorante.

«E’ stato solo un crampo, niente di più, adesso sto già molto meglio, e domani voglio esserci, non voglio certo perdermi una gara come questa».

«Abbiamo disputato una grande gara - prosegue il play biancorosso - contro una grande squadra, che ha combattuto e lottato sino in fondo. Credo che il nostro lavoro sia stato molto buono soprattutto in difesa, siamo riusciti a tenerli sempre sotto ritmo, ad impedire ai turchi di segnare molti punti per tutta la gara, senza mai mollare la pressione». Sino all'allungo buono, spiega: «nella ripresa, poi, siamo riusciti anche ad accelerare, a segnare punti tenendo sempre alto il livello difensivo e in questo modo abbiamo scavato il solco decisivo. Il merito? Di tutta la squadra, abbiamo trovato una grande coesione, nessuno gioca con egoismo e tutti si impegnano al massimo per la nostra squadra, come ha detto anche coach Menetti. Così abbiamo raggiunto un traguardo prestigioso e inedito per la gran parte di noi giocatori ed anche per la società, davvero siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto». (a.a.)