Gazzetta di Reggio

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Niente ritiro ma con la voglia di stupire

Niente ritiro ma con la voglia di stupire

Montanari: «Contro le grandi abbiamo sempre avuto un buon approccio»

27 aprile 2014
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REGGIO. Sono 18 i convocati per l'ultima trasferta della stagione. Niente ritiro: la Reggiana parte per Vicenza questa mattina.

Come è riuscito a motivare la squadra per queste ultime due partite?

«Come al solito – risponde Marcello Montanari – dunque con la voglia di mettersi in mostra e poi, se non sbaglio, c'è ancora una piccola speranza di play off. Proviamoci».

L'avversario non è tenero.

«E sarà più motivato di noi anche se una sconfitta non comprometterebbe nulla».

La sosta è servita?

«Se avessimo battuto il Pavia avremmo creato un po' più di interesse e più motivazioni per questa trasferta».

In quanti giorni ha smaltito la rabbia per quella gara?

«In poco tempo. Se facciamo gli egoisti e andiamo ad analizzare la partita potevamo chiuderla sul 3-1. Questo per dire che se il risultato finale fosse stato diverso, l'avremmo analizzata anche in modo diverso».

Ai giocatori cosa ha detto alla ripresa?

«Zero. Credo sia bastato quello che avevo detto dopo la partita. Penso abbiano capito totalmente il mio stato d'animo in quel momento».

Quindi esclude che a Vicenza ci possa essere un'altra buccia di banana?

«Il Vicenza, se è in giornata, è tra le migliori del girone. Quindi ci sta di perdere e andare sotto. Non ci stava invece di subire il Pavia in quel modo».

Presunzione?

«Credo sia un problema di testa che ci impedisce di compiere quel salto di qualità».

E non è stata la prima volta.

«Esatto. Se non ricordo male si era già verificato a Salò ed in casa contro la Pro Patria. Tutte squadre alla nostra portata. Mentre con le più forti non abbiamo sbagliato partita».

E’ un aspetto da considerare per la prossima stagione?

«Ce ne sono diversi, uno è proprio questo».

Come vede il suo futuro? Gli attestati di stima non mancano...

«E fanno piacere. Ma non mi sto ponendo il problema. Cerco di fare il meglio possibile poi si vedrà. Il tempo sarà galantuomo».

Se le arrivasse una proposta di rinnovo?

«Sarei l'uomo più felice della terra».

Cristiana Filippini