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A Gerrans la Liegi centenaria Gli italiani beffati nel finale

A Gerrans la Liegi centenaria Gli italiani beffati nel finale

Simon Gerrans ha vinto in volata l’edizione numero 100 della Liegi-Bastogne-Liegi, classica-monumento del calendario belga di 263 chilometri, con partenza da Ans ed arrivo a Liegi, che chiude il...

28 aprile 2014
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Simon Gerrans ha vinto in volata l’edizione numero 100 della Liegi-Bastogne-Liegi, classica-monumento del calendario belga di 263 chilometri, con partenza da Ans ed arrivo a Liegi, che chiude il Trittico delle Ardenne. Il 33enne corridore australiano della Orica-GreenEdge succede nell’albo d’oro all’irlandese Daniel Martin.

Alle spalle di Gerrans, il primo aussie a portarsi a casa la Doyenne, si piazzano lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), che dopo aver fatto il bis in settimana alla Freccia Vallone, fallisce la tripletta sul traguardo di Ans. Sul podio termina anche il campione polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quickstep), che strappa la terza piazza a Giampaolo Caruso, capitano della Katusha dopo il ritiro di Joaquin Rodriguez. Ed è un peccato che gli italiani non abbiano saputo lasciare il segno in una corsa che li ha visti sempre protagonisti. Matteo Bono (Lampre-Merida) entra nella fuga di giornata, dopo la cote de Forges, con Lang, Koch, Venter, Jacobs e Minnard. Un sestetto che arriva ad accumulare oltre 15 minuti di vantaggio dal gruppo, con il bresciano ultimo ad arrendersi al lavoro delle grandi squadre.Vincenzo Nibali ha la gamba calda, Valverde, Gilbert e Kwiatkowski si marcano a uomo, e così, a 20 chilometri dalla conclusione, Domenico Pozzovivo (Ag2r) si porta via Arredondo, dando ufficialmente il via ai fuochi d’artificio. Gilbert lascia libero Sanchez di fare la sua corsa ma sul Saint-Nicolas, la salita degli italiani, breve ma dura con una pendenza media dell’8,6%, ecco che Pozzovivo e Caruso fanno la differenza, guadagnando qualche secondo dal plotone degli inseguitori, dove Nibali tira e Valverde, dopo aver lavorato in prima persona sul ritrovato La Roche aux Faucons, tentenna. Sembra quasi fatta per il duo azzurro, il lucano ed il siciliano, che però non riesce ad arrivare sino in fondo. Sotto il triangolino rosso dell’ultimo chilometro scatta il campione uscente Martin, che però scivola all’ultima curva, dietro un Caruso rimasto solo ma con poche energie. Gerrans invece gira a mille e con uno sprint magistrale mette in bacheca un’altra classica-monumento dopo la Milano-Sanremo 2012.