Gazzetta di Reggio

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Il Pievecella è in lotta su due fronti

Il Pievecella è in lotta su due fronti

Stasera insegue la finale in Coppa Emilia poi lo spareggio col Barcaccia

30 aprile 2014
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REGGIO. Dopo le sei vittorie e due pari nelle ultime 8 gare tra Coppa Emilia e campionato, lo Sporting Pievecella ha blindato domenica il secondo posto e stasera sulle rive dell'Adriatico potrebbe conquistare una storica finale di Coppa Emilia. I ragazzi di Francesco Morgese in quaranta giorni hanno ribaltato la stagione e sono riusciti ad agganciare il Levante con cui sono in vantaggio nel computo nei scontro diretti.

Vittorie frutto di una verve notevole dei ragazzi reggiani che al di là delle fondamentali giocate dei bomber Lusetti,Bertozzi e Fosco e dell' estremo difensore Vincenzo Zaccone, hanno trovato la quadratura del cerchio con spirito di gruppo e abnegazione.

Le rotazioni di mister Morgese hanno fatto il resto. Una formazione che può contareper il salto di categoria su due fronti. Il primo è la coppa Emilia, con il ritorno stasera in Romagna dove il Pievecella parte da un rassicurante 3-1 ma il Reno di S. Alberto è formazione solidissima (fresca vincitrice del suo girone e quindi già promossa) e guai ad abbassare la guardia perchè i romagnoli hanno mostrato nella gara di andata a Bagnolo di possedere un tasso tecnico-tattico di categoria superiore.

Il secondo fronte è lo spareggio di campionato contro la Barcaccia (seconda nell'altro girone reggiano) e sarà un altro match ball per la truppa di capitan Boni, visto che un eventuale successo darebbe la quasi certezza promozione in Prima categoria. Una stagione intensa con trentacinque gare ufficiali disputate ma una rosa abbondante numericamente e qualitativamente possiede ancora, nonostante l'enorme sforzo,l e risorse per regalarsi altre gioie come conferma il direttore generale Cristian Barbaccini: «Certo - ammette il dirigente del Pievecella - non è stato facile gestire una partita ogni tre giorni negli ultimi due mesi ma sapevamo che il gruppo era completo, come maturità e qualità. Adesso bisogno fare l'ultimo passo, che a volte è il più' duro ma siamo consapevoli dei nostri mezzi e andiamo fiduciosi a Ravenna. Poi penseremo al resto».

E’ alla prima esperienza come direttore generale se la sente di fare un bilancio?

«Adesso è positivo perché grazie al Pievecella ho intrapreso questa avventura, difficile ma affascinante, di riportare ad un livello importante questa società. La realtà del Pievecella è storica e merita anche in futuro il massimo impegno da parte di tutti. Spero di essere ancora utile alla causa, a prescindere dalla categoria».

Una sua pagella sui singoli?

«Non mi piace dare meriti ai singoli perchè se vinceremo sarà merito di tutti ma mi permetto di ringraziare chi ha giocato un po' meno, come i vari Ciceri, Bocedi, Borellini, Dazzi, Vecchi e il giovane Murrone che si sono sempre spesi al massimo per il gruppo. Se siamo arrivati a questo punto è anche merito loro».