Gazzetta di Reggio

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Una fucina di (futuri) big

Una fucina di (futuri) big

Eurochallenge: Silins è nella scia di Gasol e Spanoulis

30 aprile 2014
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REGGIO. L'Eurochallenge ha una lunga storia di giovani talenti che si sono messi in mostra nelle finali per poi spiccare il volo.

La prima stella è stata Vassilis Spanoulis che a 21 anni contribuì a portare in finale il Tim Maroussi Atene quando nel 2004 nacque la Fiba Europe League poi trasformata in Eurochallenge.

E poi Marc Gasol che nel 2007 disputò questa competizione a 22 anni con la maglia del Girona a cui era stato dato in prestito dal Barcellona. Un anno prima era toccato alla Juventud Badalona vincere a sorpresa contro il Khimki e nella giovane squadra di Aito Garcia Reneses militava il ventenne Rudy Fernandez; futura star della Spagna. In panchina c'era anche un ragazzino di nome Ricky Rubio che da lì a poco avrebbe fatto tremare le star dell'Nba.

Nel 2012si misero in mostra il 21enne Joffrey Lauvergne che poi ha contribuito all'oro europeo della Francia e Sergey Karasev che appena diciottenne fu il secondo miglior marcatore del Triumph Lyubertsy, terzo, con 12,5 punti.

Quest'anno tutti gli occhi di osservatori europei e americani sono stati puntati su Ojars Silins (20 anni) che in semifinale si è messo in luce con un 4/5 dall'arco e in finale ha arginato c il giocatore più pericoloso del Triumph, quel Kyle Landry che era stato top scorer in semifinale ma ha segnato solo 2 canestri su azione contro la Grissin Bon. Silins si è già detto tentato dal sogno Nba e questa coppa ha alzato le sue quotazioni. Sarà lui il nuovo campione scoperto in una Final Four di Eurochallenge?