Gazzetta di Reggio

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Juve: 102 e lode, come te nessuno mai

Juve: 102 e lode, come te nessuno mai

Il 3-0 al Cagliari suggella il record di punti in serie A e a livello europeo. Allo Stadium esplode la festa, parata in città

19 maggio 2014
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TORINO. Nel giorno della festa bis per il terzo scudetto consecutivo dell’era Conte, con la sfilata in pullman per le vie di Torino, e dei possibili addii (vedi le voci su Pogba o lo stesso Conte), la Juventus macina gli ennesimi record di questo straordinario campionato piegando senza problemi il Cagliari in casa e salendo a quota 102 punti. Autogol di Silvestri sulla solita, straordinaria punizione di Pirlo, poi Llorente e Marchisio per il più comodo dei 3-0. La Juventus di Conte ottiene così il più alto punteggio di sempre fra i maggiori campionati europei nell’era dei tre punti (segue il Benfica in Portogallo con 101) e il secondo in assoluto nel Vecchio Continente (davanti c’è solo il Celtic Glasgow con 103).

Ancora, è la prima squadra in Italia a sfondare quota 100 punti (il record precedente apparteneva all’Inter di Mancini con 97) e la prima a fare percorso netto in casa con 19 vittorie su 19. In questi tre anni il tecnico di Lecce ha alzato sempre più l’asticella: tricolore al primo anno con 84 punti, al secondo con 87 e al terzo con 102. «Volevamo vincere questa partita per superare i 100 punti e coronare questa festa, abbiamo battuto tutti i record. È stato uno scudetto molto difficile, merito alla Roma che ci ha tenuto testa fino alla fine, forse proprio per questo abbiamo ottenuto tante vittorie». Così, al termine della vittoria per 3-0 sul Cagliari, il centrocampista della Juventus, Andrea Pirlo, ha commentato, ai microfoni di Premium Calcio, la straordinaria cavalcata bianconera, che oggi ha tagliato il traguardo a quota 102 punti. Pirlo non vede una Juventus senza il suo tecnico Antonio Conte: «Per adesso no, speriamo che si sistemi tutto nei prossimi giorni». Ma durante la festa il tecnico Conte, pur avvicinandosi ai microfoni dei giornalisti, non vuole parlare del suo futuro, ma solo del momento di festa: «Oggi ho voglia di parlare solo di quello che è stato fatto in questi tre anni. Oggi festeggiamo un traguardo incredibile e storico, ottenuto tutti insieme. Sarebbe stato più semplice non presentarmi ai microfoni, l'ho fatto per rispetto nei vostri confronti e chiedo lo stesso rispetto. Voglio evitare che una mezza frase possa diventare un boomerang». Anche il direttore generale della Juve Beppe Marotta rimanda ai prossimi giorni la spinosa questione sul rinnovo del mister salentino, sottolineando che per il momento non ci sono novità: «Oggi no di sicuro. Mi pare, come ho detto in questi giorni, che abbiamo già parlato molto di questa vicenda. Da domani inizieremo la nuova stagione sportiva e il primo obiettivo è quello della definizione dell’argomento allenatore. Siamo molto sereni però su questo argomento perché, come ho detto, l’ambiente è sereno in generale, lo è il rapporto con Antonio Conte, da parte del presidente, mia e di tutti i dirigenti».