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La vittoria del gruppo

La vittoria del gruppo

Casalgrandese: Coppa ed Eccellenza, la gioia di Notari

19 maggio 2014
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CASALGRANDE.

La conquista, per la prima volta, della Coppa Italia di Promozione (1-0 al Conselice, rete di Terranova al 45’) da parte della Casalgrandese ed il concatenato balzo in Eccellenza riempiono di gioia ed orgoglio l’allenatore Bobo Notari. Era arrivato qualche giorno prima di Natale e da quel momento la Casalgrandese ha inanellato una lunga fila di vittorie, intervallate solo da 4 pareggi e una sconfitta nella semifinale di andata di coppa. Ha preso in mano una gruppo già molto buono e ha saputo dargli quella fame in più che è servita per raggiungere la promozione e la conquista della Coppa Italia, rosicchiando due posizioni nella graduatoria finale.

«Sono contento della nostra gara – dice riferendosi alla sfida con il Conselice – I primi 20 minuti sono partiti meglio loro e ci hanno messo un po’ in difficoltà. Però credo che nell’arco dei 90 minuti abbiamo meritato la vittoria, se si considerano le diverse occasioni avute, il gol annullato in maniera dubbia per fuorigioco a Carobbi e l’unica parata che, dall'altra parte, ha dovuto fare Pè».

Se si guarda indietro, in questi mesi l’aspetto sul quale ha lavorato di più è stato quello psicologico?

«Io ho cercato di lavorare su tutti i fronti. Sicuramente quando arrivi a campionato iniziato non c’è il tempo per fare tutto bene. Ho cercato di dare più autostima ad un gruppo che le qualità le aveva già, ma aveva un po’ smarrito l’identità e la fiducia». «Vorrei ringraziare per questo tutti i miei collaboratori, il mio secondo Del Rio, il professor Giovanardi e il preparatore dei portieri Sentimenti, che sono stati quanto mai essenziali per il raggiungimento dell’obiettivo e che, soprattutto, mi hanno sempre sostenuto e aiutato. Infine, il merito è anche di chi mi ha preceduto, perché ha fatto un ottimo lavoro e della società che mi ha messo nelle condizioni migliori per lavorare bene».

Qual è stata la marcia in più che ha avuto la Casalgrandese, rispetto alle avversarie?

«Credo sicuramente il gruppo. Un gruppo in cui anche quelli che hanno giocato meno, sono stati sempre pronti, disponibili e utili alla causa».

E per quanto riguarda il suo futuro?

«Io qua sto bene, ora bisogna capire quali sono le aspettative della società nei confronti della prossima stagione. Credo che sedendosi ad un tavolo non ci saranno grossi problemi a trovare un accordo, perché questa è una società fatta di persone vere, che sanno fare il loro mestiere: una famiglia!»

Alice Pignagnoli

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