Gazzetta di Reggio

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Delrio: “Auspico una progressiva riduzione del vincolo”

 Delrio: “Auspico una progressiva riduzione del vincolo”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (con delega allo Sport) ha rilasciato alla rivista ufficiale AIC “Il Calciatore” di prossima uscita

23 maggio 2014
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“Il calcio mi piace molto. Mi piace il campo, la sfida con se stessi e di squadra, e mi piace lo spogliatoio”… Graziano Derio, si sa, è un profondo conoscitore del mondo del calcio avendolo frequentato, e praticato (“Sono stato mediano e anche libero, con i “piedi buoni” dicevano…”), per tanti anni. Parlare quindi di lotta alla violenza, di stadi da restituire alle famiglie, di vincolo sportivo nei dilettanti, di educazione tramite lo sport, non è certo stato complicato nell’intervista che ha rilasciato a “Il Calciatore”, mensile dell’Associazione Italiana Calciatori.

È chiaro che oggi le priorità nell’agenda dell’attuale Sottosegretario sono diventate altre, le riforme, la lotta alla disoccupazione e alla burocrazia, la ripresa economica, ma il fatto che la delega allo Sport sia rimasta tra le sue responsabilità è sicuramente una buona notizia. Il segnale di come lo sport sia considerato da questo Governo una “infrastruttura culturale di vitale importanza” che, al pari di altri settori della vita pubblica, ha bisogno di una profonda azione riformatrice e una non più rinviabile ventata di rinnovamento, se non proprio, in alcuni casi, di pulizia.

“Nello sport c’è molto di ciò che riguarda il pensarci come comunità” – spiega Delrio – “c’è la sfida per raggiungere obiettivi individuali e collettivi, c’è il sopportare fatica e sacrifici per raggiungere risultati, c’è il rispetto delle regole, l’incassare le sconfitte, il guardare all’altro in competizione con me come avversario e non come nemico. Cose che i calciatori conoscono bene”.

Ecco altri passaggi salienti dell’intervista (che si potrà leggere integralmente sul numero di maggio di prossima uscita) che ha toccato varie importanti tematiche, a partire dall’importante provvedimento sull'impiantistica sportiva approvato quando era Ministro degli Affari Regionali con delega allo Sport del Governo Letta: “Credo siano stati messi in moto almeno tre processi attesi da anni: è stata approvata la “legge sugli stadi” e sull’impiantistica sportiva, che permette tempi certi per privati che vogliano investire in strutture ecocompatibili, soprattutto in realtà sportive minori. Secondo, la riforma della Giustizia Sportiva, portata avanti dal CONI, e alla quale abbiamo guardato con molto favore. Terzo l’uscita dalla fase commissariale dell’Istituto di Credito Sportivo, molto attesa dalle società per poter avere i prestiti necessari per risolvere lo stato di degrado della nostra impiantistica”.

Dalla candidatura di Roma per le Olimpiadi (“Contiamo che possa essere un’occasione per mostrarci efficienti, capaci e orgogliosi della Grande Bellezza”), alla crisi del nostro calcio (“Il calcio deve tornare ad essere rito civile, da vivere insieme, e non solo evento mediatico”), dalla piaga della violenza (“a bocce ferme, valuteremo le misure da assumere e a cui stiamo già lavorando, applicando e migliorando le leggi esistenti), fino all’abolizione del vincolo sportivo nel calcio dilettantistico: “È oggettivo che occorra pensare a una riduzione del vincolo dopo la maggiore età. Occorre andare verso soluzioni più flessibili per gli atleti e, allo stesso tempo, tenere nella giusta considerazione gli oneri delle società per formazione dei futuri giocatori professionisti e non. Una progressiva riduzione del vincolo, che io auspico, dovrà quindi essere accompagnata da misure capaci di valorizzare i vivai delle società in modo compatibile con i principi dell’Unione Europea, rispetto ai quali l’Italia è distante. Per questo abbiamo interessato i vertici della Federazione Italiana Gioco Calcio. Deve procedere la costituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione delle Leghe per un riesame della tematica del vincolo sportivo e degli aspetti connessi”.

Chiusura dedicata alla Nazionale in partenza per il Mondiale in Brasile (“a centrocampo vedrei bene Verratti e Candreva insieme a Pirlo e De Rossi”), e a Mario Balotelli, sempre sotto la lente d’ingrandimento: “Balotelli è un calciatore che non può mancare mai, se si ama il calcio va fatto sempre giocare. Balotelli, come Totti e Baggio, se li si ha a disposizione, sono il piacere del gioco assicurato”.