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l’esterno biancorosso

Filloy è concreto: «Ancora non abbiamo raggiunto nulla»

 Filloy è concreto: «Ancora non abbiamo raggiunto nulla»

REGGIO. «Non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo, in gara 4 dobbiamo essere tutti al massimo della concentrazione». Tiene tutti sull’allerta Ariel Filloy in vista della gara di questa sera,...

26 maggio 2014
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REGGIO. «Non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo, in gara 4 dobbiamo essere tutti al massimo della concentrazione».

Tiene tutti sull’allerta Ariel Filloy in vista della gara di questa sera, quella che potrebbe sancire il passaggio della Grissin Bon alle semifinali scudetto.

In vista della supersfida odierna in via Guasco, l’esterno argentino avverte: «Ci manca ancora una vittoria per arrivare al turno successivo, ancora non abbiamo ottenuto nulla, dobbiamo vincere a tutti i costi davanti al nostro pubblico, ci siamo conquistati il fattore campo con la vittoria conquistata a Siena in gara 1 e adesso abbiamo una grande possibilità da sfruttare assieme al calore dei nostri tifosi».

Proprio come nelle altre gare della serie, Filloy è stato ancora una volta uno dei migliori, preziosissimo in difesa e in attacco.

In campo molti più minuti del solito, con un contributo riconosciutogli pubblicamente anche dal play biancorossi titolare Andrea Cinciarini e dall’allenatore reggiano Max Menetti. Filloy, però, minimizza: «Diciamo che sta andando bene così, sono contento di riuscire ad aiutare la mia squadra, adesso è il momento di chiudere».

Un’opportunità ottenuta con una vittoria preziosa quanto sofferta sabato sera in casa. L’esterno argentino offre la sua analisi: «Nel primo tempo non è stato facile, abbiamo sofferto a rimbalzo ma il merito è della Montepaschi che ha giocato davvero bene».

Il motivo, ragiona Filloy, è «La loro bravura ad aprire il campo. Ci hanno messo in difficoltà. Loro giocano sempre con quattro giocatori larghi, e dopo i giochi a due si allargano ancora: così noi dovevamo fare tantissime rotazioni in difesa lasciando loro spazio, soprattutto sui rimbalzi lunghi che arrivano dopo i tiri da 3 punti».

Dal 25’ è però tutto cambiato, con la Grissin Bon che è riuscita a prendere in mano le sorti dell’incontro e quindi a prevalere.

«Siamo stati molto molto più aggressivi - conclude la guardia della Pallacanestro Reggiana - così siamo riusciti a fermarli e allo stesso tempo a subire meno a rimbalzo, perché eravamo molto più carichi e cattivi». (a.a.)