Gazzetta di Reggio

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Grissin Bon, tutto in una notte

Basket A: a Siena (20.30) gara 5 dei play off, fondamentali i nervi saldi, chi perde è fuori

28 maggio 2014
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REGGIO. Tutto in una notte. E tutto il resto da dimenticare. Si gioca un momento storico la Grissin Bon, sul campo di Siena. Una vittoria porterebbe alla seconda semifinale scudetto per la società, coronando una stagione già baciata dalla conquista dell’Eurochallenge. E segnerebbe il crepuscolo definitivo per Siena, dopo sette scudetti consecutivi e un fallimento ormai dietro l’angolo. Si gioca alle 20.30, diretta su RaiSport 1.

LE MOTIVAZIONI. Traboccano dal cesto. E saranno decisive. Dopo quattro sfide in otto giorni, gli aggiustamenti tecnici possibili sono pochi, le rivali si conoscono a memoria. Le soluzioni tattiche sinora hanno generato qualche vantaggio, ma niente di serio. L’equilibrio nelle vittorie e nei distacchi è da vedere: nessuna partita si è mai conclusa con più di 8 punti di scarto. Le energie sono poche da entrambe le parti.

A decidere sarà la determinazione, la voglia di vincere, la rabbia. Rabbia che di sicuro non manca alla Grissin Bon dopo la sconfitta casalinga di lunedì; segnata da fischi arbitrali tuttora discussi. Il tecnico a Silins nel terzo quarto ha segnato l’incontro, secondo il coach Max Menetti, insolitamente furioso dopo il match. Le parole di delusione e sconforto dei dirigenti sono umanissime e più che comprensibili, a gara appena conclusa. La decisione della terna in grigio rimane discutibile, più per il momento e l’atteggiamento che per il merito tecnico.

L’AMAREZZA. Non va scordato comunque che Reggio ha avuto ugualmente la sua possibilità di giocarsela, rientrando sotto e perdendo solo all’ultimo possesso. Ulteriore amarezza, forse, ma anche la consapevolezza della propria forza, mentale e tecnica. La Grissin Bon ha tutte le risorse per compiere un’altra impresa a Siena. Cruciale sarà la capacità di incanalare nel verso giusto la delusione e il senso di essere stati penalizzati esageratamente. Se il rancore porterà a lamentele continue e a duelli verbali più che a giocate, saranno guai seri. Altrimenti, potrebbe essere la molla giusta per portarsi a casa la semifinale, unendo la rabbia al cuore. Perché questa Grissin Bon, pur ondivaga e a volte passiva, ha mostrato attaccamento alla maglia e voglia di lottare; anche, se non soprattutto, nei momenti delicati.

LA PSICOLOGIA. Questa serata senese lo è di certo, un appuntamento speciale. Con anche qualche piccolo vantaggio mentale. In gara 4 era Reggio a sentire la pressione di dover chiudere in casa, adesso è Siena ad avere il fattore campo e l’obbligo del risultato. Potrà contare su un pubblico davvero caldissimo, anche se saranno parecchi pure i reggiani al seguito. Ma comunque la Montepaschi è consapevole della forza di Reggio, che già l’ha affondata in casa. I toscani vogliono raggiungere questa semifinale per spazzare via le delicatissime questioni giudiziarie e proseguire la marcia iniziata sette anni e mezzo fa. Il crepuscolo degli Dei è comunque vicino, ma l’orgoglio senese è enorme, e spinge a prolungare la battaglia sino all’ultimo.Due squadre toste, forti, ultra motivate, con rabbia, recriminazioni e spinte a iosa. Può venir fuori un match tesissimo, ma anche un mezzo capolavoro. Nella speranza che i titoli di coda virino al biancorosso.

LE CURIOSITA’. Sarà una serata da record, a prescindere dal risultato. Max Menetti festeggerà la centesima partita da capoallenatore in A, tutte come coach della Pallacanestro Reggiana, con 48 vittorie all’attivo.

Andrea Cinciarini è invece vicinissimo ai 200 assist stagionali in campionato. Il record è di Marques Green nel 2007/08, il miglior italiano Pozzecco, nella stessa annata.

Adriano Arati