Gazzetta di Reggio

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Grissin Bon, il sogno tramonta

Linda Pigozzi
Grissin Bon, il sogno tramonta

La Montepaschi chiude i conti e va in semifinale, i biancorossi escono dalla serie a testa alta

29 maggio 2014
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INVIATA A SIENA. Una scarica di bombe uccide il sogno della Grissin Bon. A raggiungere la semifinale, vincendo una gara 5 di fuoco, è la Montepaschi dell’ex Thomas Ress, il killer che fa fuori a suon di tiri pesanti nel secondo periodo il team di Menetti. Che pure nel finale torna ad accarezzare il sogno. Non basta però quell’ultimo sforzo per far esplodere la festa dei 300 e più reggiani arrivati in Toscana. Non basta la prestazione monstre di un White da Eurolega e non basta neppure un ultimo quarto da leone del ritrovato Cinciarini. Non basta il cuore della Grissin Bon contro la forza di un’avversaria che giocava per non morire.

“Oggi non è un buon giorno per morire. Tutti uniti per un sogno che non vuol finire”. Nello striscione esposto dalla curva mensanina le motivazioni di Siena. Raggiungere la storia, ancora una volta in stagione, quelle reggiane. Aprono la supersfida i due liberi di Kaukanes, poi c'è Green a insaccare un tiro da tre da manuale. Equilibrata, intensa, la gara procede su un botta e risposta ad alta intensità. Per sbloccare la perdurante situazione d'equilibrio, Max Menetti ordina la zona. Dai 6.75 White infila il gol del 9 a 11, dopo 4' abbondanti di gioco. Ancora White, dopo il pareggio senese, porta i suoi sul + 4 (11-15) al 6’. Non arriva, però, la fuga reggiana. E i palpitii restano a mille. Siena approfitta di una lievissima flessione offensiva dei biancorossi per tornare con il naso avanti. White, il fattore in più della Grissin Bon, sorpassa poi sul finire di quarto per il +1 (18-19). L'atmosfera si fa rovente. La Grissin Bon è costretta a time out a metà campo, vista la “pressione” di alcuni tifosi senesi contro la balaustra dietro la panchina reggiana (volano pure sputi verso il campo). Per ben tre volte il capitano senese Ress fa piangere la difesa reggiana con le triple che ribaltano il risultato all'inizio del secondo quarto. Precipitata a -10, grazie alle scariche dell'ex, Reggio vacilla mentre la febbre è a mille sul parquet toscano. Nonostante i "ritocchi" al quintetto (dentro Brunner e Bell), Reggio è in affanno e continua a difendere maluccio sul perimetro. Dopo i 3' di massima esaltazione biancoverse, la Grissin Bon cerca di rimettersi in carreggiata. I tiri continuano, però, a svirgolare sul ferro. D'esperienza, Kaukenas si conquista il gioco da tre punti che vale il 31 a 26. Ma Siena continua a essere letale dal perimetro, senza che si riescano a prendere le dovute contromisure tattiche. A 3' alla pausa lunga, da recuperare - tristemente - ci sono ancora 10 punti. The Flight White ci mette anima - e talento - per tenere Reggio in partita: negli spogliatoi si scende così sul 40 a 33 e con tanti timori.

Serve la svolta, serve la reazione. Che non arriva. La Montepaschi continua a tirare con percentuali stellari. Menetti insiste con il quintetto titolare che può poco o nulla per fermare l'avanzata dei toscani. Dopo 5', Reggio è in ginocchio. Il +14 (55-41)dei biancoverdi di Marco Crespi è frutto soprattutto dello strapotere locale.

Con la forza della disperazione, la Grissin Bon tenta l'impresa appoggiandosi al ritrovato leader Cinciarini. Il play mette il canestro del 69 a 61, quando sono già passati 4' del periodo conclusivo. Ci crede, Reggio: gli sforzi di White e di Cinciarini porta al - 4 (73 a 69) a 3’46” alla fine della serie. Due punti, ancora, di Cinciarini per il brivido del -2 (73-71). Frastornata, Siena subisce. Viggiano fa sanguinare la difesa reggiana con una tripla che potrebbe spezzare le gambe. Non a Reggio. Perfetta la gestione della palla che Cervi mette poi dentro. Poi c'è Bell per il - 1. Qui, a 1’ dalla fine, Ress metta la schiacciata della vita. Ma Reggio non è ancora morta. All'ultimo minuto - sul 78 a 75 - Menetti abbassa il quintetto (fuori Cervi, dentro Kaukenas). Nella bagarre si commette fallo su Janning (1/2 dalla riga bianca) per il +4 biancoverde a un niente dalla sirena. Sul ribaltamento di fronte c’è il fallo su Cinciarini (1/2). Poi Haynes mette il canestro che, di fatto, uccide la gara. Seguono inutili secondi spesi in lunetta che fissano il risultato finale sull’84 a 79.