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Menetti a un passo dall’impresa «Resta una stagione fantastica»

Menetti a un passo dall’impresa «Resta una stagione fantastica»

L’allenatore incassa il knock-out fuori casa che non adombra però un biennio colmo di soddisfazioni «Siena ha giocato benissimo in una serie equilibrata. Chiudiamo un altro anno ricco di emozioni»

29 maggio 2014
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SIENA. «Si conclude una stagione eccezionale». Si mixano orgoglio e amarezza, nelle parole di Max Menetti dopo la partita che elimina la sua Grissin Bon. Con una conclusione parecchio sgradevole, gli sputi che hanno colpito i tecnici e i giocatori reggiani quando sono andati a salutare i propri tifosi. Si parte dai doverosi omaggi: «Siena ha vinto sul campo, giocando benissimo e tirando con percentuali paurose. Non a caso, appena hanno fatto qualche errore al tiro, siamo tornati sotto».

Adesso è il momento di salutare l'annata: «E’ stata una serie equilibrata, segnata però da gara 4. Ma noi dobbiamo andare avanti. E a scanso di equivoci: in gara 5 gli arbitri sono stati i migliori in campo».

Lo sguardo torna indietro, a «una stagione fantastica, in cui abbiamo pensato a consolidare, come avevamo detto l'anno passato dopo la serie con Roma. E l'abbiamo fatto, con la semifinale di Coppa Italia e l'Eurochallenge». Adesso però è dura godersela: «dovremo fare passare almeno 24 ore, per sbollire la rabbia e la delusione, poi potremo finalmente festeggiare». Il ricordo diventerà dolce più avanti: «l'anno passato ho detto che forse era stata la stagione più bella della nostra storia, ma questa è stata altrettanto eccezionale, pur con un percorso diverso».

A guastare il finale, gli sputi, anche se il coach spegne i fuochi: «Non li capisco perché è stata una serie senza grandi nervosismi, e con striscioni da pelle d'oca l'uno per l'altro. Qualcuno ha esagerato, ma finisce qui».

Menetti consegna anche alla Nazionale un grande Cinciarini. Con una riflessione: «i complimenti più belli per l'Eurochallenge li ho ricevuti proprio da Simone Pianigiani, che ha detto come arrivare in fondo a una competizione europea richieda un'enorme continuità. Anche se qualcuno non l'ha capito, a Reggio. L'ho apprezzato molto, perché per fare la coppa qualcosa l'abbiamo perso in campionato, soprattutto per gli infortuni».

Reggio ha regalato al campionato anche due giovani in crescita, Silins e Cervi: «la loro crescita è stata notevole, per rendimento e personalità. Hanno il contratto per un altro anno, e poi dove volete che stiano meglio che a Reggio?».

Adriano Arati