Menetti a un passo dall’impresa «Resta una stagione fantastica»
L’allenatore incassa il knock-out fuori casa che non adombra però un biennio colmo di soddisfazioni «Siena ha giocato benissimo in una serie equilibrata. Chiudiamo un altro anno ricco di emozioni»
SIENA. «Si conclude una stagione eccezionale». Si mixano orgoglio e amarezza, nelle parole di Max Menetti dopo la partita che elimina la sua Grissin Bon. Con una conclusione parecchio sgradevole, gli sputi che hanno colpito i tecnici e i giocatori reggiani quando sono andati a salutare i propri tifosi. Si parte dai doverosi omaggi: «Siena ha vinto sul campo, giocando benissimo e tirando con percentuali paurose. Non a caso, appena hanno fatto qualche errore al tiro, siamo tornati sotto».
Adesso è il momento di salutare l'annata: «E’ stata una serie equilibrata, segnata però da gara 4. Ma noi dobbiamo andare avanti. E a scanso di equivoci: in gara 5 gli arbitri sono stati i migliori in campo».
Lo sguardo torna indietro, a «una stagione fantastica, in cui abbiamo pensato a consolidare, come avevamo detto l'anno passato dopo la serie con Roma. E l'abbiamo fatto, con la semifinale di Coppa Italia e l'Eurochallenge». Adesso però è dura godersela: «dovremo fare passare almeno 24 ore, per sbollire la rabbia e la delusione, poi potremo finalmente festeggiare». Il ricordo diventerà dolce più avanti: «l'anno passato ho detto che forse era stata la stagione più bella della nostra storia, ma questa è stata altrettanto eccezionale, pur con un percorso diverso».
A guastare il finale, gli sputi, anche se il coach spegne i fuochi: «Non li capisco perché è stata una serie senza grandi nervosismi, e con striscioni da pelle d'oca l'uno per l'altro. Qualcuno ha esagerato, ma finisce qui».
Menetti consegna anche alla Nazionale un grande Cinciarini. Con una riflessione: «i complimenti più belli per l'Eurochallenge li ho ricevuti proprio da Simone Pianigiani, che ha detto come arrivare in fondo a una competizione europea richieda un'enorme continuità. Anche se qualcuno non l'ha capito, a Reggio. L'ho apprezzato molto, perché per fare la coppa qualcosa l'abbiamo perso in campionato, soprattutto per gli infortuni».
Reggio ha regalato al campionato anche due giovani in crescita, Silins e Cervi: «la loro crescita è stata notevole, per rendimento e personalità. Hanno il contratto per un altro anno, e poi dove volete che stiano meglio che a Reggio?».
Adriano Arati